I quarti di finale del torneo maschile di Miami hanno visto trionfare Hurkacz e Alcaraz, rispettivamente contro Medvedev Kecmanovic. Le due semifinali femminili si sono concluse con le vittorie in favore di pronostico di Osaka su Bencic e di Swiatek su Pegula.
Hurkacz-Medvedev: 7-6, 6-3. Il primo quarto maschile vede Medvedev cedere non solo la partita, ma anche la possibilità di tornare ad essere numero 1 del mondo: infatti, sarebbe stata sufficiente una sola vittoria al russo per poter scavalcare Novak Djokovic. Hurkacz è bravo nel primo set a resistere mentalmente, nonostante le tante occasioni avute: il polacco infatti, nonostante un vantaggio di 5-3 e 2 set point, riesce a conquistare il tiebreak per 9-7. Nel secondo set, Hurkacz prende subito il sopravvento, breakkando il russo nel quinto gioco. Dopo il trionfo dell’anno scorso, il polacco riesce almeno a centrare la semifinale, nella quale incontrerà il giovane spagnolo, Alcaraz. Delusione per Medvedev, che invece vede sfumare nuovamente la prima posizione mondiale. Adesso inizia la stagione meno amata, quella sulla terra battuta, nella quale Novak Djokovic difende quasi 3000 punti. Chissà che il russo non cominci a farsi piacere la terra!
Alcaraz-Kecmanovic: 6-7, 6-3, 7-6. Il secondo quarto di finale si dimostra molto più avvincente: inattesa una prova così convincente da parte del serbo, che però subisce la rimonta di Alcaraz. Il giovane spagnolo centra la sua seconda semifinale consecutiva in carriera a livello 1000: le statistiche di precocità sembrano essere tutte a suo favore. Con la semifinale, Alcaraz è certo di diventare almeno 14 del mondo; in caso di finale, diventerebbe 12; la vittoria del torneo lo proietterebbe in top 10 e diventerebbe il più giovane vincitore di un Master 1000 dai tempi di un certo Novak Djokovic (Miami 2007).
Bencic-Osaka: 6-4, 3-6, 4-6. La tennista giapponese sfata il tabù-Bencic, contro la quale non aveva mai vinto. Cocente è stata infatti l’ultima sconfitta della nipponica contro Bencic, agli ottavi dello Us Open 2019, torneo nel quale Osaka difendeva il trionfo dell’anno prima. La Osaka riesce a rimontare il set di svantaggio e a centrare la dodicesima finale della carriera (l’ultima risale a Melbourne 2021). Il raggiungimento dell’ultimo atto del torneo consente alla giapponese di tornare tra le prime 40 del mondo (Wta 36).
Pegula-Swiatek: 2-6, 5-7. Non di agevole fattura è stata la seconda semifinale femminile: la neo numero 1 del mondo (da lunedì prossimo) fatica tantissimo nel secondo set, nel quale si ritrova per 2 volte sotto di un break, salvo poi rimontare la giocatrice americana ed issarsi per 7-5. Come si sa, la forza di una giocatrice passa anche da queste partite difficili: la polacca conquista la 16esima vittoria consecutiva; non perde un set dagli ottavi di Indian Wells contro Kerber: se dovesse vincere, rischierebbe di diventare solo la quarta giocatrice a completare il Sunshine Double (vittorie di Indian Wells e Miami): a riuscirci prima di lei erano state (Graff, Clijsters e Azarenka).
L’ultimo ostacolo al completamento della doppietta Indian Wells-Miami si chiama Naomi Osaka, contro la quale perse in un precedente a Toronto 2019; tuttavia, Iga non invoca quel precedente come un fatto a sé sfavorevole, ma lo considera (come dichiarato in conferenza stampa) “il punto dal quale è iniziato tutto”.
Peraltro, non perché voglia atteggiarmi a veggente, ma in un mio articolo precedente, avevo riportato come la Osaka rappresenti l’unica giocatrice che attualmente è in grado di contrastare il dominio della polacca.
Vi riporto il link, ancora non doveste credermi!
Swiatek, nuova numero 1: chi può spodestarla?
Da Miami è tutto!
di Donato Marrese