La giornata del torneo di Cincinnati (con sede a New York da quest’anno) è iniziata intorno alle 17 con i due match di semifinali femminili: ad affrontarsi erano Elise Mertens e Naomi Osaka da una parte, e Johanna Konta e Vika Azarenka dall’altra.
MERTENS-OSAKA 2-6, 6-7. Dopo che ieri l’altro la giocatrice giapponese aveva annunciato il proprio forfait in seguito all’ennesimo omicidio di un cittadino statunitense di colore, Osaka è tornata in campo, giustificando il fatto che il torneo avesse dato una giusta importanza all’evento nefasto con la sospensione di un giorno delle semifinali. Il primo set tra le due giocatrici è senza storie: Osaka vince 6-2. Nel secondo set, sul 2-0 il match sembra concluso: tuttavia, la belga torna in partita e riesce ad issarsi fino al tiebreak, salvando un match point sul 6-5 Osaka: la nipponica se lo aggiudica per 7-5. A causa di un problema fisico, rinuncia alla finale.
KONTA-AZARENKA 6-4, 4-6, 1-6. In rimonta la bielorussa riesce a prevalere sulla britannica Konta: i primi due set si concludono 6-4 rispettivamente per Konta e Azarenka; il terzo set è a senso unico: Azarenka, conquistando due break,con il punteggio di 6-1 nel terzo, torna nella finale di un torneo importante (l’ultima volta era stata a Miami nel 2016, ultimo titolo della bielorussa). La tennista di Minsk, dopo tutte le vicissitudini sportive e non, per ritiro dell’avversaria in finale si aggiudica il torneo Wta n.21.
Per quanto concerne alle semifinali maschili, in finale si sfideranno verso le 19 Novak Djokovic e Milos Raonic. Diverso è stato il cammino dei due nelle rispettive finali.
TSITSIPAS-RAONIC 6-7, 3-6. Raonic conferma il suo ottimo stato di forma: dopo aver sconfitto Murray e salvato match point contro Krajinovic, batte Stefanos Tsitsipas, come era già successo quest’anno in Australia. Nel primo set, il canadese salva un set point sul proprio servizio: al tiebreak, riesce a recuperare un minibreak e si conquista il primo set per 7 punti a 5. Nel secondo set, Raonic strappa il servizio all’avversario e conquista la sua terza finale in un Master 1000: caso vuole che le sue precedenti finali le avesse perse a Bercy 2014 e Indian Wells 2016 proprio contro quello che sarà il suo avversario odierno.
DJOKOVIC-BAUTISTA AGUT: 4-6, 6-4, 7-6. E’ stata sicuramente la partita più interessante, non solo per la lunga durata (3h), ma anche per i diversi ribaltamenti di fronte: Nole appare un po’ spento, chiama il fisioterapista per problemi di stomaco e al collo. Perde il primo set. Nel secondo set però riesce a rimontare nonostante le difficoltà fisiche. Nel set decisivo, Djokovic si porta avanti 5-2, 0-30: tuttavia, lo spagnolo rimonta fino al 6-5, strappando il servizio al serbo; l’ennesimo break del match porta la semifinale al tiebreak: Djokovic se lo aggiudica per 7 a 0 e dimostra non solo perché è n.1 del mondo, ma anche come mai sia imbattuto in questa stagione. Se recupererà dai problemi fisici, rimane favorito per la vittoria finale.
INTANTO ARRIVA LA NOTIZIA DEL RITIRO DI OSAKA PER UN PROBLEMA ALLA COSCIA SINISTRA. Azarenka si aggiudica il torneo per forfait dell’avversaria.