Neppure questa volta Roberta Vinci riesce a superare lo scoglio del terzo turno agli Australian Open. Per la quarta volta, dopo il 2006, 2010 e 2013, la tennista tarantina si ferma nel match che garantiva un posto per gli ottavi di finale. Di tutte le eliminazioni, quella di stanotte è senza dubbio la più cocente. Sia per l’ottima forma di Roberta Vinci, che a partire dall’exploit agli Us Open, ha dimostrato di essere una tennista solida e in fiducia, in grado di poter sconfiggere quasi chiunque e salire al rango delle top-player, sia per la pochezza dell’avversaria, la solida ma mediocre tedesca Anna-Lena Friedsam, classe ’94 e n. 82 del ranking, che aveva comunque iniziato alla grande il 2016 raggiungendo la semifinale a Shenzhen. Anche il corso della partita lascia non pochi rimorsi: Roberta si è aggiudicata il primo set addirittura per 6 a 0, mettendo in campo un tennis di altissimo livello, per poi sciogliersi perdendo i parziali successivi con il punteggio di 6 a 4 e regalare un quarto turno inaspettato alla giovane nata a Neuwied, dopo 2 ore e 13 minuti di gioco.
Il primo set, come dicevamo, è un monologo di Roberta: impeccabile al servizio, mette subito in confusione l’avversaria con variazioni e pregevoli discese a rete, dropshot e volée che hanno letteralmente incantato il pubblico dell’Hisense Arena. Il risultato è un nettissimo 6-0 in meno di mezz’ora.
Nel secondo set tutto cambia: la Friedsam sembra aver preso le misure del tennis atipico di Roberta, e anzi inizia a comandare lei gli scambi, impedendo alla tarantina di fare il suo gioco. L’azzurra, forse troppo “rilassata” per il tranquillizzante risultato iniziale, appare troppo passiva e inizia a sbagliare, fornendo all’avversaria troppa libertà di fare il suo gioco e di ritrovare fiducia, vincente dopo vincente. Friedsam vola addirittura 4 a 0 in un set ormai quasi suo; qui inizia però la reazione di Roberta, che recupera un break e rimonta prima 4 a 3 e poi 5 a 4. La tedesca però ritorna a spingere e a rendersi pericolosa: al turno di battuta Roberta riesce a salvare 3 set point, ma nel turno successivo la Friedsam chiude comodamente a 15 e porta le sorti del match al terzo.
Il terzo set è una durissima battaglia giocata punto su punto: a fare la differenza è stata la maggiore aggressività di Friedam, che sapeva di non aver nulla da perdere e ha spinto l’acceleratore contro una Roberta Vinci ormai molto stanca e poco lucida. Friedam strappa subito un break, ma Roberta è brava a riprenderselo immediatamente. Sul 2 pari la tedesca strappa di nuovo il turno di battuta alla quarta occasione; Roberta se lo riprende un’altra volta, ma Friedsam riesce a breakkare ancora e a tenere la battuta salvando una palla dell’ennesima palla del contro-break. L’azzurra riesce a tenere il servizio, ma sul 5 a 3 la tedesca serve bene e chiude addirittura a 0 game, set e match. Un vero peccato per Roberta, che al prossimo turno avrebbe incontrato Agnieszka Radwanska in una partita tutt’altro che chiusa.
A. L. Friedsam def. R. Vinci – 0-6 6-4 6-4