La Sharapova facile sulla Shuai Peng e la Bouchard con più fatica sulla Begu, si incontreranno ai quarti di finale degli Australian Open in programma martedì. Laltro quarto vedrà di fronte Ekaterina Makarova 6-3, 6-2 sulla Georges, e Simona Halep 6-4, 6-2 sulla belga Wickmayer.
Se è stato tutto facile per Masha che ha asfaltato la testa di serie numero 21 Shuai Peng in unora e un quarto perdendo solo 3 giochi, ad Eugenie Bouchard è stato necessario il terzo set per avere la meglio di una determinata Begu. Più che naturale che in conferenza stampa si parlasse prevalentemente del prossimo match, che le vedrà nuovamente di fronte dopo la semifinale dello scorso Roland Garros, in cui a prevalere fu la russa per 4-6, 7-5, 6-2.
Maria Sharapova raggiunge facilmente i quarti degli Australian Open
Eugenie – spiega Maria – sta giocando molto bene in questo torneo così come negli slam dell’anno scorso. E in gran forma, ha grande fiducia in se stessa. L’anno scorso, a Parigi, è stata una partita davvero difficile per me. E una giocatrice molto aggressiva, rimane sempre molto vicino alla linea e le piace dettare il gioco.
Proprio sulla partita di Parigi è tornata anche la Bouchard nel corso della sua conferenza stampa. “In realtà sentivo che non stessi giocando un gran match, sono riuscita ad esprimermi come volevo solo a tratti. Mi sentivo comunque vicina al suo livello e devo ammettere la delusione al termine del match, ma questo, ora, è anche fonte di grande motivazione. Credo comunque di essere cresciuta molto da allora, continua la canadese – e voglio assolutamente continuare a giocare come so”.
La Bouchard ritroverà Masha come nella semifinale 2014 di Parigi
Nel match di oggi la Bouchard comincia bene ma nel secondo set si lascia sorprendere dalla Begu che allunga il match al terzo.
Vorrei sempre giocare al meglio, senza cali, ma non è possibile in ogni incontro. Durante il secondo set ho iniziato a essere un meno aggressiva, un po’ troppo passiva, e questo non fa parte del mio gioco. Al termine della seconda frazione sono semplicemente andata in bagno, mi sono guardata allo specchio, dicendomi che continuare a giocare così era inaccettabile. Farò in modo che non accada nuovamente ma sono comunque felice di essermi riorganizzata ed aver ricominciato a giocare un buon tennis nel terzo”.
Per quanto riguarda i confronti costantemente tirati in ballo dai media nei loro confronti, la Sharapova non potrebbe essere meno preoccupata.
“Per molti anni sono stata paragonata alla Kournikova e ancora oggi, di tanto in tanto, quel nome viene sempre fuori in interviste e articoli. Ma questo è comprensibile fa parte del gioco, è parte del business. In realtà, fin da bambina, volevo essere solamente Maria Sharapova. Ed è così che è andata in tutta la mia carriera. Credo che tutti noi vogliamo crearci il nostro percorso e costruire la nostra carriera”.
Laltro quarto vedrà di fronta Ekaterina Makarova (6-3, 6-2 sulla Georges) e Simona Halep (6-4, 6-2 sulla belga Wickmayer). “Ho già incontrato Simona a New Heaven due anni fa – afferma la Makarova – dove ho perso 6-1, 7-6. Attualmente lei è una delle tenniste migliori e non vedo lora di giocarci. “Se sto mostrando il mio miglior tennis in un grande slam? Non credo. Ho raggiunto le semifinali agli US Open, ma sicuramente sono felice di essere arrivata ai quarti per la terza volta qui in Australia, per di più giocando bene.
Bene Simona Halep, alla seconda settimana senza perdere un set
Infine, è bastato veramente poco a Simona Halep, nell’ultimo match femminile in programma del quarto turno degli Australian Open, ad avere ragione della belga Wickmayer. “Ho molto fiducia. In questa prima settimana non ho perso alcun set ed ho giocato bene. Qui in Australia è dove ho inziato ad esprimere il mio miglior tennis negli slam. Significa molto per me. La Makarova? Ekaterina la conosco bene, ci siamo affrontate diverse volte. Ha un buon servizio , si muove bene. È aggressiva. Ho le mie chance ma dovrò essere aggressiva e servire bene come oggi”.