Primi due turni sul velluto per l’ultima italiana superstite nel main draw degli Australian Open 2016. Dopo aver superato facilmente all’esordio l’ostica austriaca Tamira Paszek, la n. 15 del mondo si è sbarazzata, con autorità e leggerezza, della tennista statunitense Irina Falconi, classe 1990 e n. 74 del ranking.
Un tennis vario e divertente, quello messo in campo da Roberta, ormai solida top-player capace di dominare la tensione ‘da Slam’ che spesso l’aveva tradita gli anni passati. Il risultato è un netto 6-2 6-3 in appena un’ora e 7 minuti, al termine di un match che ha ben poco da raccontare, se non l’evidente superiorità tecnica e agonistica della tennista tarantina.
Sin dall’inizio Roberta ha infatti la partita in mano: molto efficace al servizio, ha una possibilità di break nel secondo gioco, che però non sfrutta. Il sorpasso è semplicemente rimandato al quarto gioco, quando strappa il servizio ai vantaggi, per poi volare 4 a 1 chiudendo a 0 il turno di battuta. L’americana riesce a tenere con fatica un altro turno di servizio, salvando due palle break; Roberta, dopo aver tenuto facilmente la battuta, ottiene il secondo break ancora a 0, conquistando il primo set in appena 35 minuti.
La musica non cambia nel secondo parziale: Roberta si porta avanti 3 a 0 (breakkando a 0 nel secondo gioco) e quindi 5 a 1. Al momento di servire per il match, la Falconi con un piccolo sussulto d’orgoglio riesce ad annullare il primo match-point e a strappare il turno di battuta, per poi tenere il servizio nel gioco successivo. Sul 5 a 3 però la pugliese non trema e chiude a 0 game di battuta e match.
Con questo risultato, Roby conquista per la quarta volta in carriera il terzo turno degli Australian Open (c’era già riuscita nel 2006, 2010 e 2013). La tarantina ha una ghiotta occasione per approdare per la prima volta agli ottavi, poiché venerdì affronterà la tedesca Anna-Lena Friedsam. Per un posto ai quarti, invece, potrebbe incontrare Agnieszka Radwanska, Eugénie Bouchard, Monica Puig o Kristina Pliskova.