La terza giornata degli Australian Open 2019 si chiude senza scossoni per quanto riguarda il tabellone femminile. Continua il buon momento di Petra Kvitova, n. 6 del mondo e potenzialmente in corsa per diventare n. 1 a fine torneo insieme ad altre sette top-ten, che dopo aver battuto in due set la connazionale Rybarikova concede soli quattro game alla sempre insidiosa rumena Irina Camelia Begu, 28 anni e n. 70 del mondo, in un’ora e 10 minuti (compiendo alcune prodezze, come un magnifico lob con la mano destra). Costante al servizio e letale nei primi scambi, soprattutto in risposta, la ceca conferma il suo ottimo stato di forma, che già aveva mostrato vincendo il torneo di Sydney, dove aveva battuto in finale la tennista di casa Ashleigh Barty in un match al cardiopalma. Al prossimo turno l’ex n. 2 del ranking se la vedrà con l’elvetica Belinda Bencic. In scioltezza anche Maria Sharapova, che dopo il doppio 6-0 rifilato alla qualificata inglese Harriet Dart, lascia appena tre giochi in più alla svedese Rebecca Peterson, 23 anni e n. 64. La russa conferma così la sua buona forma e la sua mai doma motivazione, anche se c’è da dire che finora le avversarie sono state troppo inferiori per valutare una sua reale competitività ad altissimi livelli: lo capiremo già dopodomani, in un terzo turno di classe contro la danese Caroline Wozniacki. Senza problemi anche Angelique Kerber, che doma facilmente la pur agguerrita 23enne brasiliana Beatriz Haddad Maia, n. 195, chiudendo 6-2 6-3 dopo un breve momento di equilibrio a inizio secondo set. La tedesca, trionfatrice a Melbourne tre anni fa, sfiderò la tennista di casa Kimberly Birrell, n. 240, che ha sconfitto a sorpresa la croata Donna Vekic.
Ben più lungo e avvincente è il match che ha visto opposte la svizzera Belinda Bencic, recente semifinalista nel torneo di Hobart, 21 anni e n. 49 del mondo ma con un passato da top-ten, e la kazaka Yulia Putintseva, che pochi giorni fa aveva fatto quarti a Sydney, sconfiggendo Daria Gavrilova e Sloane Stephens. Dopo un lungo e rocambolesco primo set, caratterizzato da 5 break totali e chiuso 7-5 in favore dell’elvetica, con cuore e carattere Yulia si trasforma in rullo compressore nel secondo set, dove vola addirittura 4 a 0. Bencic però non molla e riesce a portarsi sul 4 pari, prima di cedere un ennesimo turno di battuta e concedere il set alla kazaka, 24 anni e n. 39 del mondo. Il terzo è totalmente a favore della svizzera, che dallo 0-2 conquista 6 giochi consecutivi e chiude l’incontro dopo 2 ore e 47 minuti. La vera curiosità del match sta però nell’atteggiamento di Putintseva, il cui “caratterino” ormai è proverbiale. Se a Sydney aveva più volte incitato il pubblico a tifare per lei nel match con Stephens, oggi se l’è presa con parte degli spettatori, evidentemente di colori svizzeri, urlandogli più volte contro e facendo gesti volgari, come il “salame” e il dito medio. Una scenata inaccettabile, che probabilmente porterà a dei provvedimenti da parte degli organizzatori.
A fine match di primo turno, vinto contro Barbora Strycova, molti appassionati avevano fatto notare la sgarbata stretta di mano con la ceca – non certo un esempio di spirito sportivo -, un’altra giocatrice nota per i suoi atteggiamenti “fumantini” in campo.
Australian Open (Melbourne, cemento, $59.687.000) – Secondo turno:
A. Pavlyuchenkova b. [9] K. Bertens 3-6 6-3 6-3
A. Sasnovich b. [20] A. Kontaveit 6-3 6-3
[31] P. Martic b. M. Vondrousova 6-4 7-5
[5] S. Stephens b. T. Babos 6-3 6-1
[19] C. Garcia b. [WC] Z. Hives 6-3 6-3
[15] A. Barty b. Y. Wang 6-2 6-3
M. Sakkari b. [Q] A. Sharma 6-1 6-4
D. Collins b. S. Vickery 6-3 7-5
B. Bencic b. Y. Putintseva 7-5 4-6 6-2
[WC] K. Birrell b. [29] D. Vekic 6-4 4-6 6-1
[3] C. Wozniacki b. J. Larsson 6-1 6-3
[11] A. Sabalenka b. K. Boulter 6-3 6-4
A. Anisimova b. [24] L. Tsurenko 6-0 6-2
[8] P. Kvitova b. I.C. Begu 6-1 6-3
[2] A. Kerber b. [Q] B. Haddad Maia 6-2 6-3
[30] M. Sharapova vs R. Peterson 6-2 6-1