Sono iniziati i terzi turni del tabellone femminile degli Australian Open 2019 e già non sono mancate le sorprese: dopo il netto successo della 17enne statunitense Anisimova (prima giocatrice nata negli anni 2000 a raggiungere gli ottavi in uno Slam) ai danni di Aryna Sabalenka, n. 11 del mondo, cade anche la testa di serie Caroline Wozniacki, battuta 4-6 6-4 3-6 in 2 ore e 26 minuti da una ritrovata Maria Sharapova. Bene invece la statunitense Sloane Stephens, n. 5, che supera in due set tiratissimi e finiti entrambi con il tie-break contro l’ispirata croata Petra Martic, n. 32: la vincitrice degli Us Open 2017 conquista un posto agli ottavi preservando così ancora il sogno della prima posizione mondiale, esattamente come Petra Kvitova, praticamente perfetta nella prestazione odierna contro la svizzera Belinda Bencic, sconfitta con il punteggio di 6-1 6-4 in un’ora e 9 minuti.
UNA CAMPIONESSA RITROVATA? – Forse è ancora per dirlo, ma Maria Sharapova sembra davvero tornata. La ex n. 1 del mondo, vincitrice di 5 prove Slam, il primo dei quali ben 16 anni fa sull’erba di Wimbledon dopo l’ormai leggendaria finale contro Serena Williams, ha ritrovato la competitività ad alti livelli. Una forma, ma anche una fierezza e un istinto killer da campionessa che le era sempre mancato dal suo ritorno alle competizioni dopo la sospensione per doping, che aveva rischiato di mettere la parola fine alla sua lunga carriera. “Davvero, è una grande soddisfazione vincere una partita simile, non ne avevo giocate così tante negli ultimi anni”, ha detto la russa, un po’ commossa, nell’intervista post-match. Sì, perché dall’altra parte della rete questa volta non c’erano le modeste Dart o Peterson (battute nettamente nei primi due turni), ma la vincitrice degli Australian Open 2018 e n. 3 del mondo Caroline Wozniacki, una delle maggiori maestre di difesa del circuito, che non sfidava da ben quattro anni (Madrid 2015). “Masha” ha mostrato il suo agonismo e la sua preparazione atletica riuscendo a rompere, con determinazione e costanza, il muro della danese, grazie a un buon rendimento in servizio e risposta e colpi efficaci dal fondo: la chiave è stato il rovescio in diagonale, rapido e profondo, con cui è spesso riuscita a mettere in difficoltà l’avversaria per poi chiudere il punto. Il match, in effetti, era iniziato in salita per la siberiana, che nel primo set era stata sotto 1-4: poi però la “tigre” si è svegliata, mettendo in fila 5 game e poi aggiudicandosi il parziale 6-4. Nel secondo arriva la reazione della solida danese, che approfitta di un passaggio a voto di Sharapova, ma nel terzo, dal 3 pari, la russa riesce a brekkare e vincere tre game di fila. Maria, campionessa nel 2008 (dove sconfisse in finale Ana Ivanovic) ripete così gli ottavi Slam raggiunti negli scorsi Us Open (dove era stata battuta dalla spagnola Suarez Navarro). Al prossimo turno, la talentuosa tennista di casa Ashleigh Barty, che oggi ha battuto la greca Maria Sakkari: un turno difficile, certo, ma senza dubbio alla portata per la “Masha” vista oggi.
Australian Open (Melbourne, cemento, $59.687.000) – Tabellone singolare femminile – Risultati:
[15] A. Barty b M. Sakkari 7-5 6-1
A. Anisimova b [11] A. Sabalenka 6-3 6-2
A. Pavlyuchenkova b A. Sasnovich 6-0 6-3
M. Sharapova b. [3] Caroline Wozniacki 6-4 4-6 6-3
[8] P. Kvitova b. B. Bencic 6-1 6-4
[5] S. Stephens b. P. Martic 7-6(6) 7-6(5)