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Australian Open WTA, le pagelle: anche Collins al Barty party. Bocciate Muguruza e Pavlyuchenkova

Si è chiuso il primo slam della stagione e con la conclusione del circuito WTA degli Australian Open è già tempo di tirare le somme. Le pagelle dopo l’edizione 2022 del torneo di Melbourne.

Ashleigh Barty 10: It’s Barty Party, finalmente. Massimo dei voti non solo per la vittoria finale ma anche per esser stata in grado di non concedere nemmeno un set alle avversarie. Un torneo indimenticabile con un tifo ovviamente tutto per lei.

Danielle Collins 9: emozionante il suo discorso a fine partita, quando si dice raggiungere un sogno dopo tanta fatica… Mezzo punto in più se lo sarebbe meritato se fosse riuscita a portare al terzo la finale ma va bene così. Danielle ha dato una lezione – non solo di tennis – al mondo e questo non ha voto!

Madison Keys 8: Percorso perfetto o quasi per la statunitense che ha avuto la sfortuna di incontrare in semifinale una Ashleigh Barty in splendida forma. Nel momento clou fatica ma è tutto pronto per la definitiva consacrazione ad alti livelli. Welcome back!

Iga Swiatek 6,5: Si ci aspettava di più da lei, ormai considerata una veterana. Il crollo in semi contro Danielle Collins era difficile da pronosticare, almeno con un risultato così netto. Promossa lo stesso perché a 20 anni e con già un titolo Slam in bacheca si può e si deve perdonare una giornata no.

Paula Badosa 5,5: Sfiora la sufficienza solo perché nessuno si sarebbe immaginato una Madison Keys così in grande spolvero. Partiva con i favori del pronostico nel match contro la statunitense che però ha ribaltato la situazione

Anastasia Pavlyuchenkova 4: Appuntamento con lo Slam ancora rimandato per la russa che però delude le aspettative e chiude la sua avventura australiana al terzo turno e se ne va ogni speranza di vederla, a 30 anni, alzare una coppa “pesante”. Peccato, perché tutto lasciava presagire che fosse arrivato il momento giusto.

Garbine Muguruza 3,5: Stop and go. L’iberica arrivava dal titolo alle WTA Finals che la inserivano ovviamente tra le favorite al titolo o per lo meno alle fasi calde del tabellone.

Naomi Osaka s.v. Il risultato con lei passa in secondo piano. Facile immaginare che non arrivasse in fondo dopo tanti mesi lontano dai campi. Il ritorno in uno Slam però è la nota più lieta di questa edizione degli Australian Open.

 

 

 

 

Diletta Barilla

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