Il ritorno di Belinda Bencic in top 20 è una delle più importanti realtà che emergono se si traccia un bilancio del primo scorcio della stagione. La tennista svizzera era entrata in top 10 grazie alla finale di San Pietroburgo 2016 (persa da Roberta Vinci) e, sempre nel 2016, si è spinta fino al numero 7 Wta. Il resto è noto: gli infortuni alla schiena e al polso hanno costretto la Bencic a un lungo stop. Belinda ha pagato a carissimo prezzo i punti non difesi della straordinaria annata 2015 e del citato 2016, che era partito sotto i migliori auspici. E’ crollata in classifica, tanto da uscire dalla top 300, è sprofondata in un vortice di negatività e sfiducia che ne ha rallentato il percorso di risalita. Memore del proprio dramma sportivo e umano, la ventiduenne di Flawil non intende farsi travolgere dal clamore mediatico scatenato dal suo ritorno ad altissimi livelli di gioco. “Sento parlare tanto della mia rinascita, ma preferisco tenere i piedi saldamente per terra: il circuito Wta è molto livellato e tante giocatrici hanno la concreta possibilità di vincere qualsiasi torneo. Andrò avanti tenendo un basso profilo, con poche aspettative e concentrandomi sul mio lavoro”, ha spiegato Belinda Bencic. La tennista svizzera è consapevole di quanto sia stato difficile riacquistare la condizione atletica, riappacificarsi con il tennis e ritrovare le sensazioni positive: “Vedo le cose da una prospettiva diversa. Amo molto più giocare, mi sono sentita felice di essere in campo. Quando ho disputato i primi match non mi importava di vincere: ero così contenta di poter giocare!”. Partita dopo partita è arrivato il titolo a Dubai (Belinda Bencic non sollevava un trofeo dal Premier 5 di Toronto 2015), impreziosito dalle vittorie su quattro top 10. Poi la semifinale a Indian Wells. Attualmente Belinda Bencic è numero 5 nella race ed è sicuramente una giocatrice da tenere in seria considerazione per il resto della stagione.