Big Sarita e l’impresa (polemica) con Venus


Sara Errani batte Venus Williams e vola agli ottavi di finale dello Slam americano che, con l’eliminazione della Halep,vede per la romagnola un tabellone apertissimo. A rovinare la bella prestazione di Sarita, purtroppo, l’esultanza provocatoria a fine partita nei confronti dello (scorretto) pubblico americano.

di Lorenza Paolucci

Alla vigilia di questo Us Open in tanti davano Sara Errani per spacciata, chiusa da un sorteggio da brividi, sulla superficie meno gradita (anche a detta della stessa Sara), nonostante la semifinale conquistata su questi stessi a campi nel 2012.  Allora a fermarla fu Serena Williams, questa volta invece è stata la Williams a fermarsi di fronte a Sara, Venus, e non Serena, ma sempre d’impresa si tratta.
Eppure già il primo turno contro la Flipkens non sembrava incoraggiante, la belga di sicuro  non è un fenomeno, tanto meno per l’azzurra, ma all’esordio rappresentava comunque uno scomodo ostacolo. Non solo, ma i recenti risulati di Sarita sul cemento non incoraggiavano: un gioco fatto di pochi vincenti e un servizio troppo dolce sono sul veloce altamente controproducenti. Ma la Errani ha grinta, costanza e soprattutto straordinaria intelligenza tattica, armi con le quali sa ben colmare i propri deficit e ieri se ne è accorta anche Venus. La lotteria del tie-break nel terzo set, Sara, l’ha vinta con la testa, soprassedendo la gigante americana, che fisicamente tanto la sovrasta.
Impresa che porta a Sara un altro scalpo importante, per di più sulla superficie amica dell’avversaria. Alla Errani in tanti avevano sempre imputato le poche vittorie contro le top players, specie in veste di top 5, lei ha saputo rispondere con i fatti, come sempre. Ora l’azzurra vede gli ottavi, dato l’uscita della Halep, che sarebbe stata di sicuro un’avversia molto ostica.
Peccato però che la bella prestazione newyorkese sia stata sporcata dall’esultanza polemica a fine partita, contro il pubblico americano, compresibilmente pro Williams, ma piuttosto scorretto. Sara si porta la mano all’orecchio, dicendo agli spettatori di non sentirli esultare, ora che il match si è concluso in suo favore.
Lei ha poi spiegato che il suo è stato un gesto provocatorio, ma non dettato dalla rabbia. Fatto sta che il suo comportamento non è piaciuto a molti e se c’è uno sforzo che Sara deve ancora compiere è quello di evitare di cadere in certi scivoloni.
Per il resto che resti così: tosta, molto tosta.

Lorenza Paolucci

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