Buon compleanno Flavia!

E' stata la prima italiana ad entrare nella top ten WTA, vincitrice di undici titoli in singolare, quattordici di doppio e quattro Fed Cup nel suo palmares vanta il Premier Mantadory di Indian Wells e lo Us Open. Oggi Flavia Pennetta compie trentotto anni, le facciamo i nostri più sentiti auguri ripercorrendo le tappe più significative della sua carriera.

Flavia Pennetta oggi spegne trentotto candeline, la troviamo alle prese con i chili da smaltire dopo la recente gravidanza come ci racconta lei stessa tramite i suoi profili social. A dicembre è diventata mamma per la seconda volta della piccola Farah dopo Federico nato nel 2017, frutti del matrimonio con il collega Fabio Fognini. La vita di moglie e genitore non la tiene lontana dal tennis, quel mondo lo continua a vivere anche se da una prospettiva differente quella di commentatrice e di tifosa per il marito Fabio. La prospettiva del campo l’ha abbandonata nell’oramai lontano 2015 quando dopo il trionfo allo Us Open, il sogno di una vita, annunciò che la sua storia con il tennis giocato sarebbe finita di lì a qualche mese, complice l’età non più rosea ed una bacheca che non aveva più nulla da chiedere.

Flavia ha scritto storie indelebili del tennis azzurro, la sua carriera ha il ritmo di un romanzo tra alti e bassi, momenti in cui tutto sembrava finire per poi risalire ancora più in alto.

L’ingresso nel mondo dei professionisti nel 2000 non è dei più felici, vince poco, si ammala di tifo ma riesce comunque ad entrare nelle prime cento del mondo. L’incontro con il coach Gabriel Urpi la porterà a vincere finalmente i suoi primi tornei WTA, Urpi capisce cosa impedisce alla tennista azzurra di fare il salto di qualità nel tennis dei grandi. Flavia gioca troppo bene, ha colpi troppo puliti e quindi prevedibili, così le sporca il gioco che diventa terribilmente efficace sulle superfici veloci (oltre che sull’amata terra rossa). Inizia così a scalare la classifica mondiale ed a diventare qualcosa di più di una promessa del tennis italiano. Nel 2006 vince la prima storica Fed Cup con la nazionale ma un problema al polso sinistro la costringe all’operazione.

L’anno dopo sembra essere l’inizio della fine. Il rientro post infortunio risulta essere più difficile del previsto ed in più in estate rompe dolorosamente la sua storia con il collega spagnolo Carlos Moya paparazzato in compagnia di un’altra ragazza. Le pene d’amore la porteranno a ridosso dell’uscita dalle prime cento ed i fasti di una carriera da campionessa sembrano ormai finiti. Ma Flavia tira fuori l’orgoglio ed a Bangkok si aggiudica il torneo sconfiggendo in semifinale Venus William e risalendo la china negli ultimi tornei della stagione.

Da lì inizierà la sua rincorsa alla top ten raggiunta nel 2009 prima italiana di sempre a riuscirci, un traguardo che avrebbe potuto tagliare l’anno prima se sconvolta dalla morte improvvisa dell’amico e collega Federico Luzzi (morto per una leucemia fulminante n.d.r.), non avesse rinunciato ai tornei di fine anno per presiedere al funerale.

Negli anni seguenti Flavia sembrerà aver dato oramai tutto al tennis, un infortunio alla spalla ed al polso destro operato nel 2012 le faranno pensare ad un ritiro anticipato. A Wimbledon nell’estate del 2013 ormai ai margini della top cento confessa che se in finire di stagione non tornerà nelle posizioni che le competono appenderà la racchetta al chiodo. Saranno gli Us Open e la prima semifinale Slam in carriera a farle cambiare idea, uno slancio che la porterà a vincere il Premier Mantadory di Indian Wells nel 2014 e lo stesso Us Open nel 2015.

Dopo la trionfale finale contro Roberta Vinci a Flushing Meadows Flavia Pennetta annuncerà il ritiro a fine stagione, l’ultima partita la gioca da n.6 del mondo (suo best ranking) al Master di Singapore quando cade per mano di Maria Sharapova.

Tanti auguri Flavia.

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