Il ritiro di Julia Goerges in questi giorni ha probabilmente segnato l’inizio dell’ufficiale caduta della Germania dall’olimpo del tennis femminile. Capace di formare atlete degne di finali Slam e top 10, ora una delle più grandi potenze della WTA si trova vicina ad un pericoloso baratro.
Da molti anni a questa parte sentiamo parlare della terribile crisi in cui sta piombando il tennis femminile italiano, che dopo gli anni di splendore legati alle magnifiche 4 – Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani – fatica a trovare continuità nelle giovani leve.
In realtà, il passato più recente ci ha mostrato una situazione un po’ diversa, con Martina Trevisan ai quarti di finale al Roland Garros e giunta nelle prime 100 al mondo, Sara Errani tornata a giocare in modo competitivo in uno Slam, Jasmine Paolini ormai stabile nelle prime 100 e soprattutto la classe 2001 Elisabetta Cocciaretto che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per un futuro brillante nel tour. Anche le seconde linee sono attive, con Pigato e Delai che muovono passi importanti verso la WTA. E se tutto questo è definito come immensa crisi, cosa si potrebbe dire sulla Germania?
Anche la Germania ha avuto degli anni stratosferici grazie a 4 atlete di altissimo livello: Angelique Kerber, Andrea Petkovic, Julia Goerges e Sabine Lisicky. La prima ha portato tre Slam alla sua nazione, le altre hanno tutte raggiunto la top10 e piazzamenti di grande qualità. E non solo come singolariste, le teutoniche hanno saputo anche fare squadra, sfiorando anche la vittoria della tanto ambita Fed Cup.
Negli ultimi anni era già chiaro come questa situazione idillica fosse ad un punto di svolta, e una prima evidenza è stato il fallimento nel ritorno alle competizioni di Sabine Lisicky. Ha fatto tanti sacrifici la bionda classe 1987, brillante interprete dell’erba, ma non sono bastati per ritrovare il tennis perduto. Passati ormai i 30 anni, si sta concretizzando il timore di vederla lasciare il tennis con in mano solo quella finale a Wimbledon nel lontano 2013.
In un passato non molto lontano anche Andrea Petkovic, uno dei volti più simpatici del tour, ha annunciato di essere prossima al ritiro. Concentrerà tutte le sue energie nel 2021, che probabilmente sarà il gran finale della sua carriera. Mancherà come poche altre, lei che forse non rimarrà nella memoria come una grande campionessa, ma difficilmente gli appassionati dimenticheranno la petkodance.
È notizia ben più fresca l’addio di Julia Goerges, altra ragazza dotata di grande fisico e di disarmanti servizio e dritto, capace nel 2011 di imporsi a Stoccarda a sorpresa e volare verso i vertici del tour, e di ritrovare il suo miglior tennis nel 2018, quando ha raggiunto la semifinale a Wimbledon e sulla scia di quel grande risultato ha messo piede per la prima volta tra le prime 10 al mondo.
Ha probabilmente meditato l’addio al tennis durante questa pausa per pandemia e al Roland Garros ha giocato i suoi ultimi match ufficiali, vincendo contro Alison Riske ma cedendo poi in tre set contro Laura Siegemund.
Insomma, a non aver ancora dato segni di cedimento rimane solo Angelique Kerber, attualmente numero 25 del mondo e davvero lontanissima dai suoi tempi migliori. In questo 2020 ha raggiunto gli ottavi nei due Slam giocati sul cemento, mentre nei due tornei su terra a chiudere l’anno, Roma e Parigi, è stata fermata all’esordio da Siniakova e Juvan senza riuscire ad opporre alcuna resistenza.
Angie ha ormai 32 anni, quindi, vicino o lontano che sia, il ritiro si trova già all’orizzonte. Non è da sottovalutare ovviamente Laura Siegemund, grande esperta su terra, che però è avviata all’ultima fase di carriera essendo coetanea proprio di Kerber. Il vero problema per la Germania, però, è che non c’è nessuna ragazza pronta a prendere il posto di queste grandi atlete.
In passato Annika Beck, Carina Witthoeft, Tamara Korpatsch e Antonia Lottner hanno dato delle speranze, purtroppo deluse. Le prime due hanno lasciato il tennis ancora giovani, la terza e la quarta invece faticano a trovare continuità. Dietro, ancora troppo poco per poter vedere il futuro con positività.
Al momento c’è una tedesca al numero 8 del ranking Itf Junior, ovvero la 18enne Alexandra Vecic, mentre diverse posizioni più giù c’è la classe 2003 Mara Guth. Vecic ha giocato bene a livello Slam Junior in questo 2020, ma è attualmente indietro nella preparazione WTA.
Il prossimo anno sarà chiamata a giocare tra le grandi in modo continuativo e si capirà qualcosa in più del suo potenziale. Il fatto che non ci sia alcuna tedesca sotto ai 20 anni tra le prime 500 del mondo è un indicatore da non sottovalutare assolutamente. Le prossime due stagioni aiuteranno a capire quale sarà la sorte di questa grande nazione, che potrebbe salutare per molto tempo la gloria di questi anni.