Non si può dire che sia iniziata nel migliore dei modi la stagione di Camila Giorgi. Sempre che un torneo disputato tra il 16 ed il 23 dicembre lo si voglia già annoverare tra quelli facenti parte del 2020. In ogni caso, la sconfitta in tre set contro la Samsonova non può far sorridere Camila Giorgi, ancora lontana dalla sua miglior condizione e con ancora molto lavoro davanti a sé.
PREMESSA – La classifica di numero 99 non rispecchia minimamente le vere potenzialità della Giorgi. Il suo tennis vale le prime 50 posizioni, se non anche di più, dove in passato ha dimostrato di poter stare. Al contrario, l’attuale ranking testimonia il periodo complicato che sta attraversando la tennista di Macerata, la quale ha faticato tanto a trovare continuità la scorsa stagione, anche per via di un infortunio che l’ha costretta a saltare molti tornei, e non è ancora riuscita ad incontrare le condizioni ideali per esprimere il suo miglior tennis.
Nella giornata di ieri, a dirla tutta, non ha giocato neanche male. Gli aces serviti sono stati ben quindici – complice una superficie più che mai rapida – ma anche i doppi falli sono stati quasi altrettanto numerosi. Il tennis della Giorgi è rimasto lo stesso: troppi errori gratuiti, tanti vincenti ed un piano di gioco ben delineato. Va indubbiamente reso merito alla Samsonova, impeccabile alla battuta e brava a trovare le contromisure al monotono ritmo della Giorgi. Non è un caso che, quando Camila ha improvvisamente accelerato, il punto lo ha vinto lei nella maggior parte dei casi. Purtroppo, o per fortuna visto che comunque di tempo ce n’è, la strada da percorrere è ancora tanta.
Il rendimento con la seconda è decisamente insufficiente. Troppa fragilità e poca incisività costringono la tennista marchigiana ad iniziare lo scambio già in apnea e con il rischio che la risposta avversaria le piombi tra i piedi.
Basandoci sul match di ieri, anche l’attitudine in risposta e la gestione dei punti sono da migliorare. Su diverse seconde di servizio abbordabili, Giorgi ha tentato il vincente sparando la palla in corridoio o in rete. Errori puramente di concetto, prima ancora che di esecuzione, che devono essere evitati. Infine, anche dal punto di vista fisico la Giorgi non è apparsa al meglio, arrivando talvolta in ritardo sulla palla e dimostrando meno esplosività nelle gambe rispetto alla sua avversaria.
Ciononostante, non tutto è da buttare. Non bisogna dimenticare che la Giorgi aveva disputato il suo ultimo match esattamente due mesi fa, ergo è comprensibile che non avesse quella continuità che invece acquisirà durante l’anno giocando tutte le settimane. Molto bene anche il cinismo nel finale di secondo set, quando la sua avversaria ha tremato nel momento cruciale ed è stata punita a dovere, e la reazione nel terzo parziale, dove sotto 2-5 ha recuperato un break di svantaggio ed ha impensierito la Samsonova sino all’ultimo punto.
Come si suol dire, vincere aiuta a vincere, perciò non resta che dare tempo alla Giorgi ed attendere senza eccessiva fretta i risultati. Il nostro augurio è che si goda il suo compleanno, tra circa due settimane, insieme alle persone più care per ricaricare le pile in vista dell’imminente stagione. Il tennis femminile italiano ha bisogno di lei: Camila Giorgi, la scommessa.