Camila Giorgi: chi ben comincia…

Camila Giorgi è riuscita ad imporsi sulla due volte vincitrice Slam, Svetlana Kuznetsova, qualificandosi per il terzo turno, dove affronterà la teutonica Kerber. Che questo 2020 possa essere la stagione del rilancio, dopo un turbolento 2019? Sarà passata la tempesta?

In appena un’ora di gioco, la tennista marchigiana ha liquidato per 6-3,6-1 una giocatrice, qual è (o forse qual era) Svetlana Kuznetsova (53 Wta), ex vincitrice di due prove dello Slam (Us Open 2004 e Roland Garros 2009), che peraltro Camila non aveva mai battuto nei 2 precedenti incontri (Roland Garros e Cincinnati 2014). Giorgi giocherà contro la tedesca Angelique Kerber (Wta 18), già vincitrice di questo torneo 4 anni fa contro Serena Williams. Considerando i precedenti e l’eccellente difesa della teutonica, il match sembrerebbe chiuso. Senza considerare che l’italiana sarà costretta ad ottenere un bilancio nettamente positivo tra vincenti ed errori, data la solidità di Kerber.

Tuttavia, nel tennis femminile, mai dare nulla per scontato, considerando anche che Camila più volte in carriera ha dimostrato di poter battere le migliori. Indipendentemente dal risultato di dopodomani, l’importante è che la Giorgi possa tornare nelle posizioni che più le competono, ovvero almeno top 30, dopo i guai fisici patiti nel 2019, che l’hanno condannata ad uscire dalla top 100, divenendo la numero 2 d’Italia, in quanto scavalcata a fine dell’anno scorso da Jasmine Paolini. Gli infortuni dell’anno scorso l’hanno costretta a saltare il Roland Garros e hanno contributo a farle perdere malamente al primo turno di Wimbledon, contro Yastremska (dove peraltro difendeva i quarti di finale del 2018). Attualmente, Camila è n. 102 Wta: le vittorie dei primi due turni la posizionerebbero alla posizione n.100; in caso di vittoria contro Kerber, si assicurerebbe la top 100 e il ritorno al n.1 d’Italia, superando Paolini.

Queste due partite di inizio anno hanno mostrato una Camila Giorgi in forma smagliante, che sembra aver superato i dolori al polso della mano e del piede destro. La tempesta quindi sembra essere superata: il guaio però più grande che ha contraddistinto la carriera di Camila è sempre stata la tempesta interiore della marchigiana. Più volte, nel momento in cui sarebbe stato lecito aspettarsi il salto di qualità, la tennista di Macerata ha deluso. Se da un lato il passato non è l’arbiter delle nostre azioni future, è pur vero che il passato rappresenta una grande fonte di insegnamento per non ricadere negli stessi errori: per cui, quest’inizio roseo non deve illuderci, ma non può neanche non farci sorridere per aver ritrovato una tennista del calibro di Camila Giorgia. Perché chi ben inizia…

di Donato Marrese

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