UNA FINALE COMBATTUTA – Ieri, la tennista francese ha partecipato alla consueta conferenza stampa in seguito alla sua vittoria nella finale del torneo WTA Premier 5 di Wuhan, città cinese da circa 6 milioni di abitanti, contro Ashleigh Barty in tre set: 67(3) 76(4) 62. “In questo momento mi sento molto felice, e sono orgogliosa dell’ottimo livello di gioco che ho espresso e soprattutto del buon lavoro che ho compiuto insieme al mio team questa settimana. Ho avuto difficoltà a capovolgere le sorti della partita, poiché Barty ha giocato in maniera fantastica e mi ha messo alle strette in diverse occasioni, specialmente nel secondo parziale. E questa è anche una prova del fatto che oggi ho giocato particolarmente bene. Quando hai appena vinto una partita da 2 ore e 45 minuti è difficile dire subito con precisione come ti senti, ma sicuramente vincere il mio primo Premier 5 è per me un grande successo”. Quella che si è presa questo weekend è, infatti, una delle maggiori soddisfazioni della carriera della tennista 23enne originaria di Saint-Germain-en-Laye, cittadina vicina a Parigi, che vanta già, nel suo palmarés, 3 titoli WTA International in singolo e i trofei di doppio ottenuti l’anno scorso, in coppia con Kristina Mladenovic, nel Premier Mandatory di Madrid e al Roland Garros.
I COMMENTI A CALDO – Analizzando il match appena finito, la francese ha spiegato: “il primo set è stato veramente duro per me, perchè è stata una lunga battaglia decisa soltanto dai piccoli dettaglia che in una partita non si possono trascurare. Alla fine ho deciso di lasciarlo andare perchè sapevo che avrei dovuto lottare fino alla fine; ed è per questo che ci si allena così duramente, per giocare questo tipo di partite. Non importa se si perde, ma si deve essere sempre disposti a lottare fino all’ultimo punto per cercare di trovare una soluzione”. Uno degli aspetti che hanno dato più problemi a Caroline è stato il suo servizio, troppo spesso aggredito e strappato dalla rivale: “i miei game di servizio sono stati insoddisfacenti. Non ho realizzato una buona prestazione alla battuta [con appena il 57% di palle break salvate], grazie a Dio sono riuscita a cavarmela con il resto, altrimenti probabilmente l’avrei persa. L’unico game in cui ero rilassata al servizio è stato quello necessario a chiudere la partita. Ma adesso devo già occuparmi dei prossimi tornei”. La Garcia aveva già attirato su di sé l’attenzione dei media quando, nel Roland Garros del 2011, appena 18enne, andò vicino alla vittoria su Maria Sharapova al secondo turno, trovandosi a condurre per 63 41, ma venne rimontata e dovette subire un pesante 60 al terzo. Dopo questa partita, però, diverse personalità influenti nel mondo del tennis (fra cui Martina Navratilova) la indicarono come futura aspirante al titolo di numero 1 del mondo.
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