Di solito nell’approcciare un argomento quale è il profilo di un giocatore/giocatrice si comincia andando indietro nel tempo; esercizio utile per gli amanti di statistiche e storia del tennis, ma che è talvolta alquanto noioso.
Stavolta, invece, val la pena cominciare dalla stretta attualità.
Infatti è di qualche giorno fa la notizia che Caroline Wozniacki, numero 10 del ranking WTA ed ex numero 1 ha un nuovo coach.
La scelta è caduta su Thomas Hogstedt, ex coach della Sharo mondiale prontamente silurato dalla Grande Zarina del tennis dopo la di lei cacciata dai prati di Wimbledon lo scorso luglio per mano di una certa De Brito, di cui da quel momento si son tra l’altro perse le tracce.
I commenti all’apprendere la notizia sul nuovo ingaggio del coach svedese, amico di lunga data di papà Piotr Wozniacki, sono stati per lo più di stupore, qualcuno nell’Universo FB si è detto addirittura scioccato.
Francamente non ne comprendo il motivo o… forse lo shock viene dal vedere la giovane ventitreenne danese finalmente decisa ad occuparsi della sua carriera tennistica con un piglio deciso e meno glamorous.
E qui tocca tornare indietro nel tempo perchè, se è vero che nel corso della sua carriera, la bella Caroline vanta già 20 titoli WTA nel computo non vediamo nessuno Slam! O mamma mia, una nuova Dinara Safina all’orizzonte?
Per molti la risposta è si, tanto che sulla pagina ufficiale della WTA è apparso due giorni fa una sorta di sondaggio che chiedeva agli aficionados se Caro sarebbe riuscita prima o poi a rientrare nelle TOP Five : vox populi ovvero il popolo del web ha risposto NO!
Per i più Woz è quanto meno sopravvalutata ed il suo essere stata numero 1 una sorta di incidente di percorso nella storia del tennis femminile.
Ora io sarei ben lungi dall’essere tanto categorica e andrei piano col dare giudizi tanto netti sul futuro prossimo e remoto della NOSTRA.
In effetti i segnali di una inversione di rotta ci sono tutti: training sessions in cui fa punching per ”tirare fuori un pò di aggressività” (incredibile, verrebbe da dire…era ora!), assoluta non curanza del gossip fiorito sul suo rapporto col golfista suo eterno fidanzato(?), tranquille puntate all’Anfield per vedere il suo amato Liverpool, infine puro divertimento a Dubai in un tanto sospirato inizio di off season.
Supportata dalla giovane età, Caroline può aspirare al traguardo di uno Slam e conscia dei limiti di un gioco che ha buoni fondamentali ma niente guizzi, ha deciso di affidarsi ad un signore che la sa lunga.
Hogstedt è uno che sa ben entrare nella testa dei giocatori, basta guardare il ”miracolo” sulla terra rossa compiuto con Sharapova e… se c’è riuscito con lei…
Indubbiamente ci sarà molto da lavorare ma i buoni presupposti ci sono. L’essersi liberata della presenza del papà-mentore-allenatore-ombra può avere alla lunga un valore quasi catartico (Marion docet!).
La sua simpatia vera e non pelosa (merce rara nella WTA), lo spirito di sacrificio e la diponibilità verso colleghi e fans che chi vi scrive ha potuto apprendere da fonti di prima mano saranno preziosi alleati per raggiungere il traguardo; e poi…li davanti non sono eterne (Williams) o imbattibili (Vika e Maria)! Non resta quindi che augurare a Caroline buona fortuna, cosa da farsi a tutte le protagoniste del nostro amato tennis, siano esse simpatiche e non!