Che fine faranno gli Internazionali di Roma 2020?

Dopo il rinvio a settembre del Roland Garros ci si interroga sul destino del torneo del Foro Italico

Ieri è arrivato la notizia per certi versi clamorosa che il Roland Garros è stato posticipato a settembre (20/9-4/10). Si è trattata di una decisone preventiva dettata dal fatto che molti tornei in questo periodo non si disputeranno e magari guardavano già con interesse un’eventuale spostamento proprio in quel periodo.
Data la vicinanza temporanea col torneo parigino (A Roma si dovrebbe giocare dal 10 maggio, solo due settimane prima del Roland Garros) in molti si stanno chiedendo cosa ne sarà degli Internazionali BNL d’Italia.
Ad oggi pare alquanto improbabile che il Master di Roma si disputi nelle date programmate o in condizioni normali, tutto il mondo dello sport sta provando a riorganizzarsi spinto anche da una voglia irrefrenabile di normalità ma la situazione sembra ancora lontana da una soluzione e soprattutto potrebbe mutare di giorno in giorno se non di ora in ora.

Il campo Centrale del Foro italico durante l’incontro fra Novak Djokovic e Thomaz Bellucci, 14 maggio 2015

Una voce che sta uscendo fuori in queste ore è quella di posticipare gli Internazionali d’Italia di 15 giorni, ovvero di posticiparli proprio nelle date lasciate libere dal Roland Garros. Il problema però in questo momento non è tanto se Roma può andare al posto di Parigi, ma capire cosa succederà ai tornei che si dovrebbero giocare prima, poiché al momento difficilmente si svolgeranno regolarmente, Montecarlo e Madrid su tutti (Montecarlo fa già parte di quelli che non si giocheranno nelle date originali insieme a Indian Wells, Miami, Houston, Marrakech, Barcellona e Budapest). Rinviare il torneo già oggi di quindici giorni può essere un primo salvagente per accaparrarsi una data libera ma questo potrebbe mandare in tilt l’ATP.
La situazione è in continua evoluzione e ad oggi è pressoché impossibile fare delle previsioni anche perché quello che si decide adesso può essere smentito nel brevissimo periodo figuriamoci nell’arco di due mesi. La prima cosa da fare è capire quando si tornerà a fare sport. Questo è stato ipotizzato a più livelli ma siamo ancora nel campo delle previsioni.
Una volta che si tornerà sui campi da calcio, nelle palestre e quindi sui campi da tennis, allora si dovrà vedere a che punto saremo con la battaglia contro il virus (ammesso che questo si possa fare a battaglia ancora in corso) e vedere soprattutto come si evolverà in ambito socio-sanitario, dopodiché si potranno riscrivere i calendari.

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