Il famoso Connecticut Open, con sede a New Haven da 21 anni, non si giocherà più. Il rinomato torneo statunitense, in parte penalizzato da una collocazione in calendario piuttosto infelice che lo vedeva relegato una settimana prima degli US Open, quest’anno chiuderà i battenti. Travolto da una crisi finanziaria senza una possibile risoluzione, a causa di una sponsorizzazione insufficiente per coprire gli esosi costi gestionali, gli organizzatori dell’evento, venerdì 1 Febbraio, hanno fatto sapere che i diritti del WTA Premier sono stati ufficialmente venduti ad APG (società finanziaria asiatica) e che, per Settembre, è previsto il trasferimento del torneo a Zhengzhou in Cina, megalopoli di 9 milioni di abitanti. Gli storici gestori dell’evento hanno dichiarato che il modello finanziario del Connecticut Open non era più fattibile, per non dire insostenibile, e che stanno comunque valutando la possibilità di lanciare, sempre a New Haven, un altro tournament meno costoso. La direttrice del torneo, Anne Worcester, si è detta entusiasta per i risultati conseguiti dal WTA Premier di New Haven negli ultimi anni. Ha definito fantastica l’esperienza gestionale del Connecticut Open e ha ringraziato appassionati, tifosi, giocatrici, sponsor e le testate mediatiche che hanno impreziosito l’evento. Tra le campionesse più famose, infatti, si annoverano i nomi di Agniezska Radwanska, Caroline Wozniacki, Simona Halep e in ultimo Aryna Sabalenka. In passato hanno transitato a New Haven atlete del calibro di Steffi Graf, Jennifer Capriati e Venus Williams.
La WTA è consapevole del buco in calendario che la rimozione del torneo provoca e, sempre all’interno del sopraccitato comunicato stampa, fa sapere che si stanno esaminando diverse opportunità per inaugurare un nuovo torneo negli Stati Uniti, nella settimana precedente gli US Open. Uno dovrebbe partire già quest’anno, mentre si parla di un secondo evento in programma dal 2020. Le sedi, ancora, restano sconosciute. Si chiude così l’epopea di un torneo affascinante, giocato sin dal 1998 nelle strutture della mitica Yale University e che poteva contare su uno dei campi centrali più capienti al mondo, con circa 15.000 posti a sedere. Il sindaco di New Haven, Toni Harp, ha dichiarato che il torneo ha contribuito a stimolare la crescita finanziaria della città fin dal 1998, incrementando anche le visite turistiche. “Restiamo fiduciosi sulla possibilità che il Tennis professionistico tornerà a New Haven, nel prossimo futuro” ha affermato Harp.
Intanto, mentre in Occidente la crisi mette in ginocchio le industrie e non di meno le attività atletiche, in Oriente il denaro pullula e le strutture sportive crescono e si moltiplicano come per magia. Saremmo curiosi di conoscere, a proposito, l’opinione del Presidente Trump, lui che della battaglia alla concorrenza cinese ne ha fatto una questione di vita.
3 comments
Altro torneo storico che chiude i battenti…un vero peccato.Mi sa che assisteremo sempre di più a tornei giocati in Cina…anche se… guardando gli stadi semivuoti durante i match….non credo che il tennis sia poi così popolare
La Cina è in totale crescita, sia economica che industriale quindi ha i soldi per poter fare tutto, compreso finanziare un film su Na Li. Per me la pietra tombale di New Haven è stata collocarlo una settimana prima degli US Open. Un wta Premier non può sopravvivere senza le migliori atlete del circuito presenti.
Avanti pure così … dieci anni e trasferiremo il centro del mondo in oriente