Nell’ultimo periodo sono state molte le critiche alle prossime Olimpiadi. Chi per prize-money, chi per punti in classifica, chi per il pericolo rappresentato dal virus Zika, molti tennisti hanno rinunciato a partecipare al torneo Olimpico. Al contrario, c’è chi è dispiaciuto per non esser riuscito a qualificarsi. Stiamo parlando di Coco Vandeweghe, che, in virtù della posizione numero 43 post Roland-Garros, non è rientrata tra le migliori 4 del suo Paese, ultima Stephens, numero 20.
LE PAROLE – “E’ straziante, è stata una vera delusione.”, ha detto Vandeweghe, “Era uno dei miei più grandi obiettivi, quindi è stato senza dubbio un momento duro per me che mi ha colpita molto. Non parlavo con nessun membro del io team. E’ stato un momento deludente per me, un momento straziante.”
“Ero molto vicina a Madison Keys e Sloane Stephens, facevo dei calcoli dei punti che mi mancavano. A volte non era tanto – altre settimane lo era. Ero man mano più vicina, ma è difficile descrivere quale tipo di sensazione ho avuto oltre allo sconforto. Il mio obiettivo dal momento che ho cominciato a praticare uno sport – qualunque sport – era essere un’atleta olimpica, perchè mia mamma lo è stata. Un atleta olimpico è la creme de la creme.”
OBIETTIVO N°1 – Le Olimpiadi per la statunitense rappresentano infatti il punto più alto raggiungibile nel tennis: “Vincere una medaglia d’oro o qualunque medaglia significherebbe molto di più che vincere qualunque Grand Slam, perchè è qualcosa a cui ho sempre puntato.”
“Se chiedi a qualcuno per strada di dirti tre nomi di atlete, probabilmente ti dice tre tenniste. Siamo più numerose di qualunque altro sport. Volevo provare la sensazione di essere un’atleta olimpica.”. Nulla è perduto per CoCo, che alla prossima Olimpiade avrà 28 anni, un’età tutt’altro che proibitiva.