Con lo sguardo verso New York

Messi ormai i Giochi Olimpici di Tokyo alle spalle, il circuito WTA si immerge completamente nell'estate nordamericana, che accompagnerà tifosi e giocatrici fino al quarto ed ultimo appuntamento Slam, quello di New York

E’ stato un mese atipico per il tennis WTA. Da una parte del mondo, nell’estremo Oriente, sono andate in scena le tanto attese Olimpiadi di Tokyo 2020, che continuano a portare gioie ai tifosi italiani di tutti gli sport e che nel tennis hanno visto trionfare Belinda Bencic in singolare. In Europa invece si sono disputati diversi tornei, soprattutto su terra, con campo di partecipazione di livello più basso rispetto al solito, il che ha permesso diversi exploit e sorprese. Ora però è il momento di lasciare l’argilla per dedicarsi anima e corpo al veloce, ed è anche il momento di analizzare la situazione delle migliori al mondo, per capire cosa aspettarsi dalle prossime settimane.

E’ giusto partire dalle prime due giocatrici del ranking, Ashleigh Barty e Naomi Osaka, entrambe già vincitrici Slam in questo 2021. Nessuna delle due sarà al via in Canada, ma mentre Barty userà probabilmente Cincinnati come torneo di preparazione, Naomi potrebbe saltare tutti i tornei prima degli Us Open e tornare direttamente lì. Ma anche dovesse andare così, sarebbe proprio la nipponica a partire favorita per lo Slam, lei che sul veloce di New York ha già trionfato due volte ed è campionessa in carica. L’australiana al contrario ha sempre faticato molto su quel cemento così rapido e con rimbalzo alto, che esalta alcuni aspetti del suo gioco ma ne complica molto altri. Sono diverse le giocatrici del tour che potranno metterla in difficoltà fin dai primi turni, ma dipenderà da Ash: quando lei sta bene, può battere chiunque su qualsiasi superficie.

Proseguendo con i nomi, ci sono Aryna Sabalenka e Iga Swiatek a schierarsi come pretendenti al trono. Sabalenka a Wimbledon ha cominciato ad abbattere il suo taboo Slam arrivando in semifinale, ma ancora non basta; per una ragazza col suo talento è giusto chiedere di più. Il cemento nordamericano è una superficie perfetta per il suo tennis, fatto di tanta potenza ma anche di una palla carica e difficile da gestire. Non è da escludere che tra Montreal e Cincinnati possa arrivare un grandissimo risultato, mentre per gli Us Open servirà davvero fare un ulteriore step verso il meritato vertice. Swiatek invece non ha ancora trovato il ritmo giusto per vincere tornei importanti sul veloce, ma con il suo tennis ha una chance ovunque per dire la sua. Forse però per Flushing Meadows è ancora presto.

Impossibile non considerare poi Belinda Bencic e Marketa Vondrousova, le due finaliste di Tokyo. Entrambe hanno buon feeling con le superfici nordamericane, sono già arrivate ai quarti di finale agli Us Open in passato e saranno grandi candidate per arrivare in fondo. La ceca probabilmente non sarà testa di serie, dunque potrebbe trovarsi davanti ad una top player fin da subito. Se Bencic giocherà come ha fatto a Tokyo sarà un grosso problema per tutte. Ci sono poi anche Karolina Pliskova e Angelique Kerber, entrambe protagoniste a Wimbledon, che nel 2016 a New York hanno giocato una finale. Pliskova è stata anche campionessa a Cincinnati, dove ha vinto uno dei suoi titoli più importanti. Ambire alla vittoria Slam è difficile, ma mettere a segno un buon piazzamento non è così arduo. Inoltre, per come stanno andando i tornei Major negli ultimi anni, una volta arrivate in fondo tutte la giocatrici rimaste avranno le loro possibilità di alzare il trofeo.

Ci sono anche Elina Svitolina e Bianca Andreescu tra le giocatrici in corsa, con la prima che ha appena centrato l’oro olimpico mentre la seconda continua il suo percorso di ripresa dagli infortuni del 2020 ma non ha ancora ritrovato la forma ideale. Andreescu punterà tanto già su Montreal, dove è la giocatrice di casa, e vorrà trionfare nuovamente davanti al suo pubblico. Molte campionesse si sono cancellate dal WTA 1000 canadese, dunque le occasioni di fare bene ci sono. Molti dubbi aleggiano invece sulle più forti tenniste americane: Sofia Kenin, Serena Williams e Jennifer Brady. Kenin è fuori dal tour da parecchio e non rientrerà neanche a Montreal, lo stesso vale per Serena Williams, uscita da Wimbledon in lacrime per un infortunio. Non se la passa meglio Brady, che si è fatta male ad un piede a Roma e ha saltato tutti gli appuntamenti fino a Tokyo, dove è rientrata ma non in grande condizione. Gli Stati Uniti non potranno dunque fare troppo affidamento sulle giocatrici di punta, ma ci sono Coco Gauff, Jessica Pegula e Danielle Collins pronte a rimpiazzarle. Tutte e tre sono capaci di arrivare tra le ultime rimaste nel torneo e non partiranno sconfitte con nessuna. Forti dubbi anche sulla condizione atletica di Simona Halep, che non ha ancora giocato un match ufficiale dopo l’infortunio subito a Roma ma dovrebbe essere al via in Canada.

Come sempre però, è bene tenere gli occhi puntati anche sulle possibili outsider. Tra le giocatrici più pronte a fare un grande exploit ci sono Elena Rybakina e Paula Badosa, entrambe sul pezzo nel 2021 e concrete negli appuntamenti che contano. Attenzione a Kasatkina, che sta rimettendo insieme i pezzi del proprio tennis ma è ancora distante dalla sua forma d’oro, ed anche a Ludmilla Samsonova, che potrà contare su servizio e dritto per aprirsi la strada verso le fasi finali. Non si sottovaluti Camila Giorgi, arrivata ai quarti a Tokyo, che sta giocando un bel tennis e negli Stati Uniti si sente a casa. Ci sono poi tanti nomi che non potranno puntare al titolo ma saranno pericolse mine vaganti, capaci di sventrare il tabellone: Amanda Anisimova, Ana Konjuh, Kaia Kanepi, Marta Kostyuk e le tantissime giovani che potranno entrare come qualificate o come wildcard. Sarà dunque, come sempre, un’affascinante e incalzante corsa ricca di valide pretendenti. Tutte, ovviamente, con lo sguardo verso New York.

 

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