L’avventura di Liang En-shuo agli Australian Open ricorda un po’ quella di Caroline Wozniacki. Un match point salvato al primo turno contro l’australiana Olivia Gadecki, vincendo al tie-break del terzo set. La tennista di Taipei ha poi ripetuto l’impresa anche in semifinale contro l’azzurra Elisabetta Cocciaretto, salvando ben due match point in questo caso.
La numero 2 under 18 però non si è fatta notare solamente per il suo trionfo in singolare ma anche per la vittoria in doppio con la cinese Xinyu Wang (numero 3 under 18), fatto piuttosto insolito nel circuito juniores.
Liang è dotata di un servizio discreto, sicuramente non aiutata da una statura piuttosto bassa, colpi da fondocampo molto piatti con cui riesce anche a trovare ottime accelerazioni. Ma la caratteristica principale della giovane asiatica è sicuramente la tenuta mentale, inusuale per una ragazza di appena 17 anni. Nei momenti di difficoltà sembra riuscire a dare il meglio, mantenendo la calma e giocando in maniera intelligente. Proprio grazie alla sua solidità è riuscita ad avere la meglio sulla nostra Elisabetta Cocciaretto, che ha commesso doppio fallo sul primo dei due match point.
La giocatrice di Taipei è già entrata nel circuito professionistico, giocando vari tornei ITF da 15k dollari, in cui vanta una finale come miglior risultato, mentre in doppio è già riuscita a vincere.
La sua predisposizione per il singolare e per il doppio ricorda vagamente la sua compaesana Su-Wei Hsieh, seppur accompagnate da strutture fisiche e tipi di gioco totalmente opposti. Difficile prevedere il futuro per Liang En-shuo, ma ciò che è certo è che i presupposti per entrare nel tennis che contano non mancano affatto.
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pare che cia la panza !
È l’ ennesima conferma che anche se sei campionessa juniores non è detto che sfonderai nel circuito…..un.fisico così non potrà mai gareggiare ad alti livelli…..
Hai ragione molte si perdono x la strada credono di essere arrivate ma non basta devono lavorare molto. sia sul fisico e la mente Vale anche x i ragazzi visto che noi italiani ne abbiamo avuti e ancora ne abbiamo!
Con un n fisico cosi al massimo entra in top 100 e evidente o no