Dalla A alla Z, l’alfabeto degli Australian Open, terza parte

Eccoci all'ultima puntata del nostro alfabeto. Gli Australian Open 2018 si sono conclusi con i successi di Caroline Wozniacki e Roger Federer, concludiamo anche il nostro alfabeto con le lettere dalla Q alla Z

Dalla A alla Z, Australian Open, terza parte.
3 domeniche, 7 lettere ogni domenica. Prima dell’inizio del torneo, dopo la prima settimana e a torneo concluso.
Se non hai letto la altre parti eccole qua:
PRIMA PARTE – http://www.tenniscircus.com/circuito-atp/dalla-a-alla-z-lalfabeto-degli-australian-open-prima-parte/
SECONDA PARTE – http://www.tenniscircus.com/circuito-atp/dalla-a-alla-z-lalfabeto-degli-australian-open-seconda-parte/

Q come Queensland
Il Queensland è uno stato dell’Australia, a nord est e il suo capoluogo è Brisbane.
Il torneo di Brisbane è il primo torneo dell’anno, è un 250 ma è molto frequentato dai grandi giocatori. Nel 2015 Roger Federer vinse a Brisbane la 1000esima partita della sua carriera. Federer24

R come Rolex
Rolex è un’azienda di riferimento per quanto riguarda il tennis. Molti dei tornei più importanti sono sponsorizzati dalla famosa società di orologi di lusso.
Rolex e gli Australian Open collaborano dal 2008 e nel 2017 è stato firmato un’accordo fino al 2027.
Inoltre Rolex, dalla sua, ha anche molti volti importanti del tennis mondiale. Due su tutti i campioni dello slam australiano di quest’anno Federer e Wozniacki.
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S come Shot Clock
In una nota del 21 Novembre 2017 il Grand Slam Board ha comunicato che a partire da questi Australian Open si sarebbe dovuto giocare con lo shot clock, ovvero un orologio che rimarca ancor di più la regola dei 20 secondi tra un punto e l’altro. Già sperimentato nelle qualificazioni e nel torneo juniores degli US Open 2017 doveva fare il su ingresso nel tennis dei grandi ma così non è stato. 10 giorni dopo quel 21 Novembre è stata fatta marcia indietro dagli slam. Sempre nel documento sopracitato anche erano state deliberate anche altre interessanti regole come il nuovo numero di teste di serie: non più 32 ma bensì 16.
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T come Trofei
I trofei degli Australian Open hanno nomi ben precisi: Norman e Daphne.
E se a conoscere Norman eravamo stati abituati da Roger Federer con i suoi post Instagram dello scorso gennaio, di Daphne abbiamo sempre avuto poche notizie. Ci ha pensato Caroline Wozniacki durante la premiazione a far capire quanto importante sia anche il trofeo femminile “abbracciando” con dolcezza la sua nuova amica! Di seguito il video:

U come Uniformi
Dopo aver visto gli outfit dei campioni nella seconda puntata di “dalla A alla Z” è tempo di fare una menzione agli arbitri.
Sempre di impeccabile eleganza nelle occasioni più importanti i vestiti dei giudici di sedia di questo Australian Open 2018 sono stati disegnati da Country Road.
December Showdown 2017

V come VITTORIA
Oggi concludiamo con una lettera in meno. Concludiamo con la lettera “V” che ci rimanda alla parola Vittoria.
Gli Australian Open sono finiti, e ci sono Vincitori e Vinti
I vinti in campo femminile sono sicuramente Venus Williams e Simona Halep. La prima non perchè non abbia vinto ma per la sua prematura uscita dal torneo, solo al primo turno.
Per quanto riguarda la Halep si è letto tanto in questi giorni su di lei: “non si deve abattere”, “vincerà uno slam” “avrà tante altre occasioni”. Il vero problema di Simona non sono le occasioni, sono i sui demoni. Quella paura di vincere che è difficile da mandare via una volta sperimentata. Paura che è riuscita a far sparire Caroline Wozniacki, splendida vincitrice del tabellone femminile.
Molti dicono che sarà la sua prima e ultima vittoria in un torneo dello slam. Può darsi, o può darsi di no. E’ una lottatrice, ha giocato benissimo nel 2017 e ha iniziato il 2018 nel modo migliore. Vincere uno slam dopo tante sconfitte e dopo tante critiche è ancor più bello, tornare n°1 del mondo dopo così tanti anni dall’ultima volta deve darle la spinta per continuare a migliorarsi.
In campo maschile il Vinto è Nadal. Vinto da un avversario molto temibile: se stesso e la sua programmazione. Rafa deve capire ce se vuole continuare a giocare a questi livelli deve rivedere il suo programma di tornei oltre che il suo gioco. Si, anche il suo essere “lottatore” ormai non paga più di tanto, si possono vincere tornei e slam ma il corpo ne risente troppo. Il tennis ha bisogno di Rafa ancora per tanto tempo.
Il Vincitore in campo maschile non può che essere Roger Federer, non ci sono aggettivi per spiegare quanto sia importante questo 20esimo slam.
Roger ha saputo gestire la prima vera alla difficoltà del suo torneo nell’ultima partita, dopo due settimane dalla prima. La bella reazione di Cilic nel 4°set poteva essere fatale per lo svizzero che è riuscito però a resettarsi giocando il 5°parziale con la classe di una vera leggenda. Sembrava vinta, poi sembrava persa. C’è stato nervosismo in campo ma mai sfociato in scompostezza. C’è stata la gioia finale e ci sono state le lacrime della premiazione. C’è stato tutto Roger Federer.
E quando vi chiedono cos’è o chi è Roger Federer fate vedere questo video, perché  Roger Federer è quel “I love you” rivolto al suo box, con la voce strozzata a fine premiazione, dopo più di 3 ore di partita, con il 20esimo trofeo in mano, come se fosse il primo.

 

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