Con un sorriso e un caloroso saluto in perfetto slang australiano – “What’s going on…mates?” – Daria Kasatkina ha inaugurato ufficialmente il suo nuovo capitolo sportivo e personale. La tennista russa ha scelto di rappresentare l’Australia, rinunciando alla cittadinanza del suo paese d’origine, una decisione che è molto più di una formalità sportiva: è un atto di libertà.
Una scelta inevitabile
Kasatkina, numero 12 del ranking WTA, ha sempre difeso la sua libertà di essere se stessa, anche a costo di affrontare le conseguenze delle sue dichiarazioni. Dichiaratamente omosessuale, ha spesso criticato le politiche del governo russo, specialmente nei confronti della comunità LGBT e della guerra in Ucraina. “Onestamente, con tutto quello che sta succedendo nel mio precedente Paese, non avevo molta scelta”, ha dichiarato, spiegando come la sua decisione fosse una necessità per poter vivere senza paura di discriminazioni o ritorsioni.
Da quasi tre anni Kasatkina vive lontano dalla Russia, prima stabilendosi a Dubai e poi spostandosi in Australia, dove ora risiede a Melbourne. La sua relazione con la pattinatrice Natalia Zabiiako è stata un altro fattore determinante: “Poter vivere liberamente con la mia compagna è la ragione principale per cui ho scelto di diventare australiana”.
Il supporto di Tennis Australia e l’accoglienza delle colleghe
L’iter per ottenere la residenza permanente è stato sorprendentemente rapido, durando appena due mesi. “Tennis Australia ha fatto questo passo avanti per me”, ha rivelato, ringraziando la federazione per il supporto fondamentale nel disbrigo delle pratiche burocratiche.
La comunità tennistica australiana l’ha accolta con grande entusiasmo. Tra le prime a congratularsi c’è stata Daria Saville, ex russa naturalizzata australiana, che l’ha tempestata di messaggi su possibili case a Melbourne. Anche Ajla Tomljanović, australiana d’adozione dal 2013, ha espresso il suo entusiasmo: “Daria è una persona splendida, sarà fantastico averla con noi. Ha fatto la scelta giusta”.
Il debutto da australiana e il futuro sportivo
Questa settimana Kasatkina sta disputando il torneo WTA 500 di Charleston, il primo in cui gioca ufficialmente sotto la bandiera australiana. “È una sensazione diversa. È emozionante per me. Devo abituarmi”, ha confessato. Il vero banco di prova, però, sarà gennaio 2026, quando tornerà in Australia per giocare davanti al pubblico di casa. “Non ho mai provato un tifo così. Sarà speciale”.
Non è ancora certo se potrà rappresentare l’Australia in competizioni a squadre o alle Olimpiadi, poiché per ottenere la cittadinanza completa i tempi potrebbero essere più lunghi. Inoltre, essendo già scesa in campo per la Russia in passato, servirebbe una dispensa speciale da parte della federazione internazionale. Ma per ora Kasatkina non si lascia turbare da queste incognite: “Il mio obiettivo è godermi la mia nuova vita. Sono felice e questo è ciò che conta”.
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