Donna Vekic è pronta per la nuova stagione e dopo aver celebrato la fine del 2020 in compagnia dell’amica e collega Belinda Bencic adesso la sua attenzione è tutta per il primo torneo dell’anno ad Abu Dhabi. Una sorta di prova generale prima di volare a Melbourne per gli Australian Open.
Attenzione però perché i giorni per arrivare in Australia, dove tutti i giocatori e staff saranno costretti a seguire una “rigida quarantena, sono tassativi e la tennista croata con gli aeroporti non ha di certo un buon rapporto. “Non amo arrivare con largo anticipo, non ne capisco il senso o l’utilità, un aspetto che i miei coach non hanno mai amato” spiega. Poi ci scherza su: ” Si potrebbe dire quasi che mi piaccia arrivare in ritardo. Un paio di volte siamo arrivati proprio al limite e quello in effetti è stato uno stress inutile“.
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Ospite di un programma TV del suo paese Donna Vekic ha poi raccontato un simpatico episodio capitato subito dopo la fine del torneo di San Pietroburgo. Un’altra volta in cui non ha perso l’aereo solo per pura fortuna. “Finita la partita siamo andati a cena, era tardi. Avevo programmato la sveglia per le 4 della mattina e sarò rientrata in stanza non prima delle 2. Non so come sia successo ma devo aver spento nel sonno l’allarme e così è piombato mio papà in camera a svegliarmi“.
“Non so come sia entrato, probabilmente dalla reception gli hanno dato un’altra chiave visto il momento delicato. Erano le cinque eravamo molto in ritardo e stavo per uscire in pigiama dalla fretta. Avevo semplicemente indossato solo le scarpe” ha continuato la tennista di Osijek. Poi sorridendo: “Per fortuna papà non me lo ha permesso“.
E, a proposito delle calzature da indossare Donna Vekic non ha dubbi: “Per il 90% del mio tempo indosso scarpe da tennis e quindi non sono molto a mio agio sui tacchi. Anzi, è abbastanza pericoloso per me. Però sono fortunata perché la maggior parte dei tennisti deve fasciarsi le articolazioni per giocare mentre io ancora no“.
Sulla nuova stagione ormai alle porte invece gli obiettivi per la numero 32 del ranking mondiale della WTA non sono cambiati: “Non credo che la scorsa annata possa esser tenuta in considerazione visto quanto accaduto. Ovviamente la cosa che mi preme di più è quella di non contrarre il covid-19 e, fortunatamente da questo punto di vista la situazione in Australia sembra essere molto migliore rispetto all’Europa“.