Doping, Maria Sharapova squalificata per due anni. “Non mi arrendo”

É arrivato l'annuncio ufficiale dell'ITF: l'ex n. 1 del mondo russa non potrà giocare fino al 26 gennaio 2018. Masha però non vuole cedere: "Farò ricorso, voglio tornare a giocare!".

Alcuni prevedevano sei mesi di ban, altri addirittura solo tre. E invece il tribunale dell’Itf, la Federazione Internazionale di Tennis, ha previsto una condanna ben più severa per la tennista russa Maria Sharapova, trovata positiva al meldonium (o mildronate) lo scorso gennaio. Ben due anni di squalifica, a partire dal 26 gennaio 2016, data nella quale è stato fatto il test poi risultato positivo. Per 24 mesi la 29enne Masha non tornerà in campo, e potrà competere di nuovo solo alla soglia dei 31 anni.

Ad annunciare la decisione dell’Itf è stata proprio Maria, attraverso la sua pagina Facebook. Qui il comunicato:

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“LOTTERÓ PER TORNARE” – Maria ha accompagnato l’annuncio con queste parole (sotto la traduzione):

Schermata 2016-06-08 alle 17.44.09“Oggi, con la decisione di una sospensione di due anni, il tribunale Itf ha comunque stabilito all’unanimità che quello che ho fatto non era intenzionale. Secondo il Tribunale, non l’ho fatto per cercare un trattamento dal mio medico per lo scopo di assumere una sostanza dopante. L’Itf speso un’enorme quantità di tempo e risorse per cercare di dimostrare che ho volutamente violato le norme anti-doping, ma il Tribunale ha detto che non l’ho fatto.

Dovete sapere che la Federazione ha chiesto al tribunale sospendermi per quattro anni (la richiesta di sospensione per una violazione intenzionale) e il tribunale ha respinto la posizione dell’Itf. Siccome il tribunale ha concluso correttamente che non ho violato intenzionalmente le norme anti-doping, non posso accettare ingiustamente due anni di sospensione. Il Tribunale, i cui membri sono stati selezionati dalla Federazione, hanno convenuto che non ho fatto niente di male volutamente, ma cercano comunque di impedirmi di giocare a tennis per due anni. Farò appello immediatamente al CAS, la Corte di Arbitrato per lo Sport).

Mi manca molto non giocare più a tennis e mi mancano i miei fantastici fan, che sono i migliori e i più fedeli in tutto il mondo. Ho letto le vostre lettere. Ho letto i vostri post sui social media e il vostro amore e sostegno mi hanno sostenuto in questi giorni molto duri. Ho intenzione di battermi per quello che credo sia giusto ed è per questo che io voglio lottare per essere di nuovo sul campo da tennis al più presto possibile.

Con amore, Maria”.

 

POSSIBILITÀ DI APPELLO – La punizione inflitta dall’Itf è come un fulmine a ciel sereno, ben al di là delle aspettative. È vero che l’Itf – come ha scritto Maria – aveva chiesto addirittura 4 anni di squalifica, ma si pensava a una consistente riduzione, soprattutto per il fatto che la tennista russa aveva assunto una sostanza che era stata vietata dalla Wada (l’Agenzia mondiale anti-doping) soltanto dal 1° gennaio 2016. Sharapova, che in carriera ha vinto cinque Slam, ora potrà appellarsi alla decisione della Federazione Internazionale, sperando in una riduzione della pena. La ex n. 1 del mondo non gioca da più di quattro mesi, cioè dai quarti di finale degli Australian Open, quando venne sconfitta per mano della futura finalista Serena Williams. Il suo risultato, comunque, è stato annullato secondo il regolamento dato che la squalifica, retroattiva, parte dal 1° gennaio scorso e quindi è come se non avesse giocato lo Slam australiano. Poche settimane dopo aveva tenuto una conferenza stampa, ammettendo lei stessa di essere stata trovata positiva al meldonium, che aveva assunto proprio il giorno prima dell’incontro con la n. 1 statunitense.

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CARRIERA FINITA? – Come già detto, Maria Sharapova potrà tornare solo all’inizio della stagione 2018, all’età di 30 anni, a pochi mesi dai 31 (il suo compleanno è il 19 aprile). É lecito pensare che in appello la condanna venga ulteriormente ridotta. Se così non accadesse, la lunga assenza forzata della russa potrebbe convincerla ad appendere definitivamente la racchetta al chiodo. ‘Masha’ ha ribadito ancora una volta il suo amore per il tennis e la voglia di poter tornare a giocare e prolungare una carriera molto lunga, ma costellata da pesanti infortuni che la hanno costretta a lunghi periodi di assenza e di recupero. Se il periodo di assenza forzata fosse così lungo, senza dubbio potrebbe pensare di lasciare il tennis definitivamente e a concentrarsi sulle sue attività commerciali e non, tra moda, caramelle Sugarpova e pubblicità per grandi aziende.

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