Dopo Madrid anche Roma è di Swiatek, e per Parigi la gerarchia è chiarissima

Photo by Robert Prange/Getty Images

Due partite diverse, anche a causa delle diverse condizioni di gioco, ma dopo due settimane il risultato è lo stesso, ed è la stessa giocatrice ad alzare il trofeo. Dopo la finale di Madrid, Iga Swiatek supera Aryna Sabalenka anche nell’ultimo atto degli Internazionali d’Italia, con il punteggio di 6-2 6-3, molto più netto del 7-6 al terzo set in Spagna. Questo per la numero 1 al mondo è il terzo titolo a Roma, dopo quelli del 2021 e del 2022, il decimo in un Masters 1000 e il 21° in totale in carriera. Inoltre, se non era già abbastanza chiaro, Swiatek si presenterà così al Roland Garros, vinto già in tre occasioni, da grande favorita.

Sul 2-1 e servizio a favore Swiatek, 30-0, Sabalenka forza un errore in rete della sua avversaria e si fa sentire, caricandosi ad alta voce. È già un sintomo delle difficoltà della bielorussa, e del bisogno di trovare subito una reazione e delle soluzioni. Non ottiene a sufficienza dalla battuta, negli scambi Swiatek può giocare carico con il dritto e poi farla muovere, ed è un muro in difesa. Anche nel settimo game, una pallata di Sabalenka dopo il punto perso dimostra tutta la sua frustrazione, e a dirla tutta in quell’occasione è stata fortunata, perché se colpita male quella pallina poteva finire nelle prime file, e sarebbero stati guai. Ad inizio secondo set emergono alcuni dubbi e crepe nel servizio di Swiatek, e Sabalenka tra secondo e quarto game si procura 7 palle break. Non ne sfrutta neanche una, e il treno passa. Sul 3-3 è la polacca ad allungare, alla prima occasione, e la finale è finita.

Exit mobile version