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Due chiacchiere con Garbine Muguruza

Durante un incontro con un gruppo di bambini a Barcellona, ??Garbiñe Muguruza ha risposto ad alcune domande sul tennis maschile e femminile, ma anche del suo gioco e dei suoi obiettivi per il 2015.

Prima di viaggiare a Indian Wells, Garbiñe Muguruza, ha infatti partecipato ad un evento presso il Real Club de Tenis di Barcelona. Il tennista spagnolo ha risposto alle domande dei bambini presenti e a quelle fatte in live su Twitter con l’hashtag #AskGarbi.

“Il colpo che devo migliorare? Direi il rovescio”, ha risposto Garbine, che ha dichiarato di aver iniziato a giocare a 4-5 anni. “Avevo due fratelli più grandi che giocavano a tennis. Ero piccola ed ero invidiosa di vederli giocare. Così ho iniziato a giocare con loro e ho scoperto di amare questo sport”.  Garbine ha poi detto non aver particolari superstizioni prima dei match: “Non ho rituali, ma amo fare una lunga chiacchierata con il mio allenatore e la mia squadra per capire e ricordarmi cosa devo fare, sul piano tecnico-tattico”.

Quando è stato chiesto se la Federazione spagnola ha le sue priorità nel tennis maschile, Garbine ha risposto: “E’ vero, i ragazzi del tour maschile ricevono più attenzioni, ovviamente. Il livello attuale di noi tenniste spagnole non è paragonabile rispetto agli uomini”. Garbine ha poi rivelato il nome del suo giocatore preferito: “Roger Federer, perché è il migliore, in tutti gli aspetti”.

Garbiñe ha poi rivelato che è difficile stringere amicizie nel circuito Wta, “perché è molto più competitivo”. “Ogni tennista frequenta il proprio team e i propri amici e ha pochi contatti con le altre, sta come in una bolla. Comunque ho ottimi rapporti con Carla Suarez, Lara Arruabarrena, Tita Torró … abbiamo sempre speso un sacco di tempo insieme e sono della mia generazione. Sono loro le mie migliori amiche che ho nel circuito”, ha ammesso.

Muguruza si è mostrata molto cauta nonostante il suo buon inizio di stagione: “Non voglio avere obiettivi troppo ambiziosi o complicati. Il primo è quello di non farmi male e continuare a giocare. Il secondo, è quello di uscire dopo ogni match orgogliosa e consapevole di aver dato il meglio”. La n. 22 del mondo non ha nascosto che diventare numero uno “è un sogno, ma è anche difficile da fissare come uno scopo”.

La giocatrice di Caracas ha anche rivelato di non essere seguita da uno psicologo: “È vero, averlo può essere di grande aiuto, ma solo se si pensa che sia necessario”. Un potere che vorrebbe avere la bella Garbine è sicuramente la telepatia: “Mi chiedo sempre che cosa pensa l’altro giocatore al di là della rete. Mi piacerebbe scoprirlo per capire cosa prova l’avversario in ogni momento della partita”.

La più grande “nemica” di Garbine? Senza dubbio Maria Sharapova. “Ne ho diverse… Quando si perde più volte con qualcuno non si può non provare una sorta di ‘rancore’. E’ il caso della Sharapova, con la quale ho perso 3 volte su altrettanti scontri e non sono ancora riuscita a batterla”. Il suo idolo nel circuito? Serena Williams, che ha sconfitto al Roland Garros 2014. Il suo Slam preferito in assoluto è appunto quello di Parigi, dove ha ottenuto la sua vittoria più bella.

Redazione Tennis Circus

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