“Voglio vincere gli Slam, e ne voglio vincere più di Djokovic”. Potrebbero sembrare le parole di un ubriaco intervistato fuori dai cancelli di Wimbledon, ma se a pronunciarle è stata Mirra Andreeva assumono tutto un altro significato. La 16enne Siberiana ha le idee chiare, e sta dimostrando con i fatti, torneo dopo torneo, che ha tutte le carte in regola per affermarsi nel palcoscenico tennistico mondiale.

Il torneo di Wimbledon appena concluso è stato appena il suo secondo Slam giocato. Partendo dalle qualificazioni la russa ha inanellato una serie di vittorie stupende, conquistando scalpi eccellenti come quelli di Krejcikova e Potapova. In questo modo è arrivata fino agli ottavi. Qui, colpevole anche un filo di comprensibile emozione, è caduta al terzo set contro una glaciale Madison Keys dopo essere stata avanti di set e break.

Ma queste due settimane di tennis hanno mostrato a tutti il suo potenziale: rapidità, esplosività, tocco di palla sopraffino e variazioni come se ne vedono poche nel circuito femminile. Il tutto è condito da un sangue freddo e una lucidità che fanno sembrare la ragazzina di Krasnojarsk molto più matura di quanto non sia veramente.

Attualmente Mirra occupa la posizione numero 64 del ranking WTA, dopo nemmeno quattro mesi di carriera professionistica. La sedicenne russa ha infatti iniziato la propria stagione a livello  juniores, subendo anche alcune sconfitte, tra cui quella in finale agli Australian Open e quella al J500 del Cairo contro la “nostra” Federica Urgesi.

Dal momento del suo debutto tra i grandi la più giovane delle sorelle Andreeva si è imposta in due ITF 60.000, dando la sensazione di essere già pronta per questi livelli. Le potenzialità per questa ragazza di collocarsi nei piani altissimi della classifica mondiale sono altissime, bisogna solamente capire quando.  Nel frattempo non ci resta che aspettare, forse neppure troppo, e goderci il suo stupendo tennis.

Lorenzo Della Santa