Si è conclusa con le prime luci del mattino italiano la Notte degli Oscar e, facendo un paragone con il tennis, un premio inedito a fine anno potrebbe aggiudicarselo Elina Svitolina, che ha iniziato la stagione ad altissimi livelli e non intende fermarsi.
Dopo il trionfo a Dubai di sabato, sconfiggendo Caroline Wozniacki in due set, è entrata per la prima volta in carriera in top 10, e sembra non essere una sorpresa. Proprio così, perchè Elina Svitolina ha soltanto 22 anni ed è già da qualche anno considerata una tra le future giocatrici di altissimo livello del circuito.
A 19 anni vince il suo primo torneo WTA in India, a Pune, sconfiggendo un osso duro come Kimiko Date e, per di più, dimostrando colpi e condizione mentale da veterana. Da qui e, osservando la sua capacità di spostarsi in campo, si capisce che è una predestinata. O comunque, una che possa tranquillamente arrivare ad un livello eccellente nel giro di tre, massimo quattro anni. E così un titolo all’anno, dal 2013 ad oggi: due vittorie a Baku, e i trionfi a Marrakech, Kuala Lumpur e, da gennaio 2017, a Taipei e Dubai. Un ruolino di marcia considerevole, contando anche qualche infortunio che le ha compromesso la strada. Non dimentichiamoci che la classe 1994 vanta anche due finali prestigiosissime perse, una al Premier di New Haven contro Agnieszka Radwanska e l’altra al Masters meno importante di Zhuhai contro Petra Kvitova.
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Giocatrice potente e rapida, molto abile negli spostamenti e con una buona tattica difensiva, Elina Svitolina si addice alla grande alle condizioni di gioco veloci: il cemento è la superficie dove il suo talento riesce a prendere corpo al meglio. Ben sei titoli su sette sono arrivati in questa superficie. Contradditorio il fatto che, tra gli Slam, sia invece il Roland Garros il torneo in cui è riuscita ad esprimersi al meglio, sebbene si giochi su terra: quarti di finale nel 2015 e ottavi lo scorso anno. Nei major su hard court non è mai andata oltre il terzo turno, Wimbledon compreso.
Ma poco importa, Elina Svitolina è una di quelle giocatrici destinate a stupire e, soprattutto, costanti nel circuito. E’ difficile vederla soccombere in maniera decisa nei primi turni di un torneo, lei macina punti e si avvicina quasi sempre alle fasi finali. Numero 10 oggi, top five domani? Chi lo sa, intanto il futuro dell’ucraina è splendente.