Chiude in bellezza un 2019 tutto sommato positivo Aryna Sabalenka, che fa suo il Wta Elite Trophy e si conferma tra le tenniste appartenenti alle posizioni di vertice del ranking Wta. Tre i titoli vinti in stagione dalla giocatrice bielorussa, che ha dimostrato un particolare feeling con la Cina, trionfando a Shenzhen la prima settimana dell’anno, confermandosi poi campionessa a Wuhan, bissando il successo dell’anno precedente, ed infine affermandosi a Zhuhai, dove ha sbaragliato la concorrenza senza esclusione di colpi.
Se la qualificazione alle fasi finali se l’era dovuta sudare sino alla fine, battendo solamente al fotofinish l’amica Mertens, semifinale e finale sono state entrambe sempre sotto il suo controllo. Presente ieri la Muchova ma incapace di piazzare l’underdog, mentre impalpabile quest’oggi l’olandese Bertens, che dopo un inizio equilibrato, ha subito il break decisivo che le è costato il primo set, e si è disunita, lasciandosi scappare rapidamente la seconda frazione di gioco. Nessuna palla break concessa ed appena cinque punti persi con la prima di servizio per Aryna Sabalenka, la quale ha prevalso ai danni della sua avversaria dopo un’ora e sedici minuti di gioco ed ha sollevato il suo terzo trofeo in stagione.
La tennista di Minsk si presenterà alla prossima stagione in qualità di numero undici del ranking. Il suo best ranking di numero nove non è vicino ma è decisamente alla portata. Fondamentale sarà ottenere punti nei tornei importanti, che quest’anno Sabalenka ha in parte steccato. La collaborazione con l’ex tennista Tursunov sembra però andare a gonfie vele e dunque non è escluso che possa essere proprio Aryna la sorpresa dell’imminente 2020.
[4] A. Sabalenka b. [1] K. Bertens 64 62