Un due su tre positivo, ma con molti rimpianti. Infatti Camila Giorgi ha avuto molte occasioni, non sfruttate e complicandosi la vita. Super vittoria per la Errani contro la Gavrilova.
GIORGI, PECCATO– La Giorgi perde contro la Barthel in due set. Nonostante il risultato dice due a zero per la tedesca, la musica è stata ben altra. L’italiana ha sempre avuto il pallino del gioco in mano, ma ha sprecato troppo, frutto del suo gioco aggressivo e spericolato. Primo set condizionato da molti break e controbreak, per arrivare al tie break, dove la Giorgi sparisce dal campo e si becca un 7-0 di parziale. Nel secondo set la Giorgi sale di livello, e brekka due volte la sua avversaria, fino al 5-2. Ma qui ha un inspiegabile black out, che porta la tedesca alla rimonta fino al 6-6. Nel tie break la Giorgi ha 4 set point, annullati tutti dalla Barthel, che al primo match point chiude la partite, tra mille rimpianti.

ERRANI SUPER, SCHIAVONE OK- Vincono le due italiane Errani e Schiavone, che battono rispettivamente Tatjana Maria e Daria Gavrilova. La Schiavone vince in tre set, complicandosi un po’ la vita nel secondo set, avendo un passaggio a vuoto durante il 7 gioco, che costa alla nostra leonessa il set. Ma nel terzo set ritorna la leonessa di sempre e chiude la pratica, con la ottava vittoria consecutiva. Ritorna ad alti livelli anche Sara Errani, che vince e convince contro Daria Gavrilova. L’australiana non ha molto convinto in gioco e costanza, mostrando una giornata no. L’Errani è stata brava soprattutto nel primo set, dove è rimasta attaccata fino al tie break, dove ha sfruttato le enormi difficoltà della sua avversaria e portandosi il primo set a casa. Nel secondo è salita di livello sarita, facendo alzare bandiera bianca alla australiana.
2 comments
Non lo condivido perchè nel mezzo c’è una pubblicità, che detesto in quanto pubblicizza un prodotto che non mi piace, che non mi permette di leggere parte dell’articolo.
Odio le costrizioni e se questa è una strategia pubblicitaria allora licenziate chi l’ha ideata perché sortisce l’effetto contrario.
Ben detto: gioco spericolato, segno di grande immaturità e ignoranza tattica… peccato…forse è l’unica atleta al mondo che compete cui non interessa vincere