2019 PROMETTENTE-Dopo il magnifico anno 2014 ma essere uscita dalla top 100, l’anno che sta per concludersi l’ha vista rientrare nella classifica che conta. Anche se il suo 2018 è stato caratterizzato più da eventi extrasportivi che per quanto riguarda il tennis. Il suo volto infatti spesso è stato protagonista di eventi pubblicitari o book fotografici, ma nella seconda parte di stagione, è rientrata tra le prime 100 al mondo, precisamente alla posizione numero 87. Un passo in avanti, come dimostrato nell’esibizione alle Hawaii contro Garbiñe Muguruza, battuta in modo convincente. Un passo in avanti, soprattutto in vista del 2019, in cui non vorrà disputare nuovamente tornei di minore importanza come lo scorso giugno, quando ha rischiato di uscire dalle prime 200 della classifica. Sicuramente qualche miglioramento c’è stato, come dimostrato con le semifinali di Lussemburgo e Gstaad e le seconde settimane di Wimbledon e US Open. “Mi sento bene in vista del 2019: ho un nuovo allenatore con il quale mi trovo molto bene. Non garantisce risultati certo ma così potrò dare il meglio di me: credo che posso continuare a dare del mio meglio.”
CRITICI- A febbraio la canadese compirà 25 anni, e basti pensare che 4 anni fa raggiunse ben 3 semifinali Major e la finale a Londra. Nel corso di questi anni ha avuto vari problemi fisici, quindi ha dedicato molto tempo ai sociale network. Questa fama in crescendo però non è stata facile da gestire: “Dopo il 2014, la mia vita è cambiata completamente. All’improvviso mi sono sentita osservata dai media e ho avuto una pressione incredibile sulle spalle. L’aspettativa di fare sempre risultato non è sempre facile, infatti ho capito bene come gestire queste cose così come sulle montagne russe. Desidero giocare con la mente libera.” Genie ha cambiato vari stili di gioco ma ciò non ha portato risultati: “Sono stata molto confusa per quanto riguarda il gioco data la pressione di risultati e gli infortuni. Sentivo che era un tennis diverso dalla mia: a me piace essere offensiva e giocare sopra la palla. Tornerò a giocare dall’inizio, senza aspettare dalla linea di fondo l’errore dell’avversario.”