“Ho visto cose che solitamente si vedono solamente in televisione” così ha commentato Eugenie Bouchard in merito alla vicenda giudiziaria che l’ha vista parte in causa nel processo contro la USTA, alla quale la tennista canadese ha mosso accusa in merito all’increscioso episodio verificatosi negli spogliatoi degli US Open del 2015. La bella canadese, dopo aver finalmente archiviato la causa, ottenendo un cospicuo risarcimento da parte dell’associazione tennistica americana, è tornata in campo, da numero 116 del mondo, nel WTA Premier Mandatory di Indian Wells, dando però mostra di uno stato di forma quantomeno rivedibile ed incorrendo in una brutta sconfitta per mano della qualificata statunitense Sachia Vickery.
Interessanti a tal proposito sono le affermazioni offerte ai giornalisti nella conferenza stampa post match, durante la quale la canadese non si è astenuta dall’esprimersi circa temi caldi e piuttosto scomodi: “L’esperienza del processo ha scombussolato tutti i miei schemi di allenamento e le mie routines, dal momento che è stata molto traumatica per me.. Sono dovuta andare in tribunale, mi sono sottoposta alle domande degli avvocati, dopo due anni e mezzo da quell’episodio… E’ un’esperienza che devo metabolizzare e digerire, e ci vorrà del tempo”. Eugenie ha però cercato di trarre anche qualche insegnamento positivo dalla scomoda diatriba con la USTA: “”Ho imparato a gestire la pressione derivante dai media, a rispondere a domande scomode e sono venuta a conoscenza dei meccanismi di funzionamento del sistema giudiziario negli Stati Uniti“.
La tennista canadese viene da un prolungato periodo di crisi, che l’ha vista salire sulla ribalta solamente per vicende extra-tennistiche, ma si dice ora pronta a lavorare duramente per recuperare uno stato di forma che, per sua stessa ammissione, sembra averla abbandonata. “Ho commesso errori banali, e non sono riuscita a giocare come avrei voluto” ha ammesso Eugenie dopo il match contro la Vickery, aggiungendo poi “La verità è che non sono riuscita a preparare il torneo come avrei dovuto. Ammetto che in realtà non mi aspettavo nulla da questo torneo, perché in queste ultime settimane sono riuscita a stento ad allenarmi” alludendo chiaramente ancora una volta al processo, ma anche probabilmente all’operazione odontoiatrica che l’ha vista andare sotto i ferri per l’estrazione dei denti del giudizio.
Ora però la Bouchard, chiuso il triste capitolo USTA, si dice pronta a profondere grande impegno nell’allenamento, per tornare a quei livelli di gioco che le hanno permesso di raggiungere la finale di Wimbledon 2014 (persa poi contro Petra Kvitova). “Ho bisogno di recuperare il ritmo e l’abitudine alla competizione, perciò giocherò a Miami, Charleston e Bogotá. Sono anche disposta a passare attraverso le qualificazioni se non dovessi ricevere un invito ufficiale“. Il mondo del tennis la aspetta da tempo, saprà Eugenie ritrovare la strada perduta?