Fed Cup, disastro Italia. Garcia e Mladenovic travolgono le Chichis

Niente da fare per la squadra azzurra, impegnata nei quarti di finale contro la Francia. Un giorno fa la vittoria e la qualificazione nella semifinale della Fed Cup erano ormai ad un passo, con l’Italia avanti di due punti a 0, grazie alle vittorie di Sara Errani e Camila Giorgi. Oggi, al 105 Stadium di Genova, la situazione si è capovolta in favore della Francia, guidata da una Kristina Mladenovic che non t’aspetti, che è riuscita ad aggiudicarsi 3 incontri consecutivi e a conquistare così la qualificazione.

Proprio Mladenovic, entrata in sostituzione di Alizè Cornet, che aveva sempre perso negli ultimi 4 precedenti contro Sara Errani, si è dimostrata la carta vincente di Amélie Mauresmo. Il suo successo contro la romagnola, con il punteggio di 6-4 6-3 in poco meno di un’ora e mezza, ha riportato fiducia ai bleu.
Nel secondo incontro si è compiuto il riscatto di Caroline Garcia, che ha sconfitto in rimonta di un set Camila Giorgi con lo score di 4-6 6-0 6-2, riportando la Francia in parità.

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Le sorti dell’incontro sono affidate al match di doppio, dove l’Italia era largamente favorita, forte della coppia n. 1 al mondo Errani/Vinci. Ma le francesi, galvanizzate dalle due vittorie in singolare, giocano una partita quasi perfetta polverizzando le Chichis con il severissimo punteggio di 6-1 6-2 in un’ora e 8 minuti. Impeccabile Kristina Mladenovic, che per lunghi tratti di partita ha fatto ciò che voleva in campo, tra passanti chirurgici e volée pregiatissime, ancor più sorprendenti se si considera che la ventunenne francese è una giocatrice di fondo e a rete, in singolare, non ci va mai volentieri. Ottima anche la prestazione di Caroline Garcia, entrata in campo al posto dell’altra doppista designata Pauline Parmentier: anche questa, un’altra scelta vincente della capitana Amélie, che ha probabilmente notato la trance agonistica e la voglia di lottare della n. 30 al mondo di Saint-Germain-en-Laye.

Una sconfitta amara, dunque, per la nostra squadra, resa ancor più dolorosa dalla consapevolezza di essere stati a un passo dalla qualificazione. Ma così è il tennis, a volte, crudele e impietoso. Tutti a casa, dunque, l’edizione 2015 di Fed Cup si ferma qui, per le nostre ragazze.

LE CRONACHE
K. Mladenovic b. S. Errani – 6-4 6-3

La decisione di Amèlie Mauresmo di schierare la ventunenne Kristina Mladenovic al posto della n. 1 di Francia Alizè Cornet si è rivelata vincente. La giovane di origine serba, attuale n. 74 del mondo, che non era prevista per il singolare, bensì solo nel doppio insieme alla Parmentier, ha riacceso le comunque flebili speranze della Francia, battendo la prima azzurra Sara Errani, con il netto punteggio di 6-4 6-3.

Kristina è riuscita a fare ciò che la Garcia, aveva fallito: tempestare di vincenti la romagnola, soprattutto col dritto, il suo colpo migliore (ben 21 i winners con questo fondamentale, – senza concedere spiragli per una ripresa di Sara, puntualmente avvenuta ieri in entrambi i set. Mladenovic ha servito molto bene e spinto con coraggio, brava a dimenticare in fretta gli errori grossolani e i punti perduti grazie alle ottime difese di Errani, comunque visibilmente sottotono rispetto alla solida prestazione di ieri.
Il primo set è rocambolesco. Entrambe non riescono a tenere i loro turni di battuta: ben sette sono i break del primo parziale. Sul 5-4 e servizio Errani Mladenovic riesce a strappare la battuta a 30 e chiudere il parziale.

Molto più netto il secondo set: Sara strappa subito il break, ma la francese dimostra subito di non voler cedere. Come una furia, a suon di vincenti di dritto, conquista 5 game consecutivi e si ritrova in pochi minuti avanti 5 a 1.
Proprio nel momento di chiudere, la francese mostra finalmente un po’ di braccino. Sara, incoraggiata dal passaggio a vuoto della sfidante, conquista 10 punti consecutivi e accorcia la distanza sul 5 a 3.
Ma il recupero è troppo tardivo: al termine di un game lunghissimo, Mladenovic chiude con un dritto vincente e alza le braccia al cielo, felice di non aver spento la speranza alla sua squadra.

C. Garcia b. Camila Giorgi – 4-6 6-0 6-2

Dopo l’inattesa sconfitta di Sara Errani ad opera di Kiki Mlaedenovic l’Italia si gioca la possibilità di chiudere la sfida attraverso l’incontro più denso di incognite.
Camila Giorgi e Caroline Garcia appartengono allo stesso ceppo tennistico, quello per cui è doveroso spingere ad oltranza e forzare ogni soluzione, alla spasmodica ricerca del punto rapido. Con queste premesse ogni pronostico risulterebbe azzardato.
Camila approccia la partita nel modo migliore, sulla scia della convincente prestazione fornita ieri contro Alizè Cornet. Quando è in fiducia la Giorgi da la netta sensazione di poter irrompere nella top 10 entro poche settimane, sensazione che fornisce per tutta la durata del primo parziale, il cui unico momento critico è rappresentato da una palla break sul 2-1 in favore della francese salvata con un servizio vincente.

Il break decisivo per la marchigiana arriva nel settimo gioco, a cui fa seguito un tremebondo turno di servizio in cui Camila inanella due doppi falli consecutivi in apertura di game prima di dare fondo a tutto il suo deflagrante repertorio. In poco più di 40 minuti la Giorgi conquista il primo set.
Da questo momento la Giorgi perde ogni controllo sulla partita, ricordando sinistramente la prestazione fornita contro Venus Williams agli ultimi Australian Open.
La Garcia infila un parziale di 12 giochi a 2, figli di una progressiva involuzione dell’italiana e di conseguenza di una crescente fiducia della francese, le cui percentuali al servizio tolgono ogni appiglio possibile per una tardiva rimonta, peraltro nemmeno abbozzata dalla maceratese.

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