A volte ritornano. E di sicuro non per questioni di patriottismo o attaccamento ai colori della propria bandiera. La grande trovata dell’Itf di prevedere un certo numero di presenze in Fed Cup per poter partecipare alle Olimpiadi ha obbligato tutte le grandi tenniste, che finora avevano snobbato gli appuntamenti con la Nazionale, a prendere parte alla competizione femminile a squadre.
E così l’edizione del 2015 sarà più competitiva e di livello superiore rispetto al passato, sin dai primi turni e non soltanto per l’atto finale. Ecco spiegato il motivo del grande ritorno in Fed Cup di Maria Sharapova, che non scendeva in campo per la Russia dal lontano febbraio 2012 quando sconfisse a Mosca la spagnola Silvia Soler-Espinosa.
Una gatta da pelare in più per il team polacco che affronterà nel week-end la Russia nel primo turno del World Group I. Dall’altro lato della rete, non si può certo dire lo stesso per la numero 1 polacca Agnieszka Radwanska, che nel 2014 ha contribuito in maniera determinante al ritorno della Polonia nella serie A del tennis femminile, giocando e vincendo tre match contro la Svezia e altrettanti contro la Spagna. La squadra di casa, guidata dalla n. 6 del mondo, ospiterà le avversarie a Cracovia sul cemento indoor di un nuovo palazzetto e sarà supportata dal calore di 15mila tifosi. Sulla carta non dovrebbero, però, avere problemi le russe che ai recenti Australian Open hanno dimostrato di essere nettamente più in forma delle polacche. In ogni caso, Polonia-Russia rappresenta il quarto di finale più interessante del tabellone. Le speranze dei padroni di casa sono ovviamente riposte in Agnieszka, nonostante abbia disputato un torneo non esaltante a Melbourne.
Ad affiancarla, sarà l’immancabile sorella Urzsula, attualmente n. 135 del ranking mondiale ma che è stata anche n. 29 nel 2012. Se poi guardiamo le restanti due giocatrici convocate dal capitano Tomasz Wiktorowski, si capisce come quella della Polonia sia una sfida quasi proibitiva: la terza in ordine di classifica è infatti Alicja Rosolska che attualmente occupa la posizione n. 1141 e in carriera non è mai andata oltre la 636esima posizione, mentre la riserva è Klaudia Jans-Ignacik, trentenne che ha raggiunto il suo best ranking alla posizione n. 410 nel remoto 2004 e che attualmente addirittura non ha ranking.
La capitana russa Anastasia Myskina, dal suo canto, potrà contare oltre che sulla tigre siberiana n. 2 del mondo, anche sulla coriacea e sempre difficile da battere Svetlana Kutznetsova, attualmente n. 27, sulla talentuosa Anastasia Pavlyuchenkova, scesa alla posizione n. 39 del ranking, e infine sulla riserva Vitalia Diatchenko che ha un ranking migliore della numero 2 polacca, con la piazza n. 82. E manca all’appello la numero 2 russa, semifinalista agli Australian Open, Ekaterina Makarova, ma non per sua volontà, come ha spiegato recentemente: È Anastasia che sceglie la squadra. Abbiamo tante ragazze in Russia. Hanno bisogno di giocare anche per le Olimpiadi. Io ho giocato già tante volte negli ultimi due anni, così lei mi ha concesso una pausa.
POLONIA RUSSIA, Krakow Arena, Cracovia (veloce indoor)
Polonia: Agnieszka Radwanska, Urszula Radwanska, Alicja Rosolska, Klaudia Jans-Ignacik; capitano Tomasz Wiktorowski.
Russia: Maria Sharapova, Anastasia Pavlyuchenkova, Svetlana Kuznetsova, Vitalia Diatchenko; capitano Anastasia Myskina.