Fritz e Swiatek campioni a Indian Wells

I tornei di Indian Wells si sono conclusi con 2 finali in straight set, anche se non hanno entrambe rispettato i pronostici

Il feeling tra Indian Wells e Taylor Fritz era sotto gli occhi di tutti, dati gli exploit anche delle scorse edizioni, ma il torneo del 2022 sarà indimenticabile. Il master 1000 californiano per lui è il torneo di casa, non solo perché si gioca negli USA, ma soprattutto perché dista solo un paio d’ore di automobile dalla sua San Diego. Per questo motivo il titolo appena conquistato ha un sapore diverso, oltre ad essere il primo trofeo 1000 della carriera e che, gli apre le porte della top 15.

La finale è stata paradossale sembrava non dover esserci storia con l’americano che lamentava diversi fastidi fisici accusati negli ultimi game della semifinale, i quali lo avevano costretto ad una mini sessione di riscaldamento interrotta prima del previsto. Sembrava una formalità per Rafa Nadal prolungare la striscia di imbattibilità dell’anno, ma non si erano fatti i conti con la voglia di lottare del giovane statunitense.

Pronti, partenza, via e Fritz si ritrova avanti 4-0 senza mai aver perso un punto al servizio. Arrivato al momento di servire per chiudere il primo set, il californiano ha tentennato facendosi brekkare a 15, ma è stato bravissimo a non disunirsi ed a strappare il servizio all’avversario, chiudendo il primo parziale per 6 giochi a 3.

Nel secondo set ha regnato un maggiore equilibrio con uno scambio di break nel terzo e nel quarto gioco. Nadal ha dovuto anche cancellare un match point nel decimo game, ma senza ulteriori patemi si è arrivati al tie-break, in cui il maiorchino ha servito per portare la partita al set decisivo. Sul 5-4 lo spagnolo aveva due servizi, ma con un ultimo sforzo Fritz ha strappato 2 volte il servizio per chiudere per 7-5, diventando il primo americano a vincere questo torneo dal 2001, quando lo vinse Andre Agassi.

La finale non è stata di altissimo livello a causa delle condizioni fisiche precarie dei due giocatori: se Fritz, come visto prima, era arrivato con molti punti interrogativi non è stato da meno Nadal che, nella conferenza post partita ha dichiarato di far fatica a respirare “è come un ago tenuto qui dentro (costato)”. La speranza è che non sia nulla di grave per nessuno dei due per non compromettere i prossimi tornei: l’americano è in tabellone a Miami, dove però potrebbe ritirarsi, mentre il maiorchino si era già cancellato all’appuntamento per preparare la stagione su terra.

La finale femminile è stata più lineare, anche se il punteggio è stato più netto rispetto alle previsioni. Iga Swiatek si dimostra la tennista più in forma del circuito e, dopo aver conquistato il primo 1000 stagionale a Doha, fa suo anche il torneo di Indian Wells, portando la striscia di successi a 11 consecutivi. In finale la polacca ha asfaltato per 6-4, 6-1 la greca Maria Sakkari, già battuta nelle semifinali proprio nel 1000 giocato negli emirati arabi.

La vincitrice del Roland Garros 2020 non era partita benissimo nel primo set, cedendo i primi due turni di servizio, ma è stata abile a recuperare subito lo svantaggio, fino ad infliggere il break decisivo nel decimo gioco. Il secondo parziale invece è stato senza storia, con la greca che ha fatto molta fatica a tenere l’unico gioco al servizio, senza però più riuscire ad incidere in risposta.

Entrambe le giocatrici escono da questo torneo soddisfatte, non solo per il livello mostrato in campo ma  anche grazie alla nuova classifica che le vede sul podio del tennis mondiale, alle spalle della numero 1 indiscussa Ash Barty, campionessa degli Australian Open 2022. Da segnalare nelle posizioni di rincalzo il rientro in top 20 di Simona Halep e le nove posizioni guadagnate da Golubic che la portano in top 50.

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