Garbine Muguruza: “La vittoria del Roland Garros mi segnerà per tutta la carriera”

Il 2016 è stato sicuramente un anno da ricordare per la tennista spagnola, l'affermazione in top 10, il primo Slam ma sopratutto il best ranking raggiunto alla posizione numero 2. Il merito va sicuramente a Sam Sumyk, il quale ha saputo capire ed aiutare molto la sua giocatrice, grazie anche alla sua illimitata pazienza.

Un 2016 dalla doppia faccia se non tripla, quello che ha dovuto affrontare la Muguruza: tanti primi turni e solo un misero terzo turno raccolto agli Australian Open, per centrare un risultato importante dobbiamo aspettare la stagione su terra, quella che l’ha esaltata di più, infatti a Roma ha raggiunto la semifinale prima poi di ottenere il successo più importante della sua carriera, il Roland Garros. Però dopo il titolo parigino la spagnola non è riuscita a ripetersi nei tornei successivi, perdendo il più delle volte contro giocatrici meno quotate. Conclude l’anno al settimo posto, con una sola vittoria racimolata alle WTA Finals.

“QUALCOSA DI INDIMENTICABILE” – In una recente intervista, la numero 7 al mondo ha voluto ricordare il suo trionfo a Parigi, descrivendo l’emozioni che hanno seguito la vittoria: “Ogni volta ci penso, la prima cosa che mi torna in mente è la scarica di adrenalina che ho avuto in quegli ultimi pochi secondi, subito dopo la vittoria del torneo, non ho potuto controllarla, è stato qualcosa di indimenticabile che mi segnerà per l’intera carriera perché è come un sogno che diventa realtà.”

BEST RANKING – Nella medesima discussione ha parlato anche della seconda posizione in classifica, raggiunta l’indomani della sua vittoria in terra francese: ” E’ un numero molto alto, significa che c’è soltanto una giocatrice nel mondo più forte di te e puoi solo retrocedere perché hai solo un altro posto da superare. Ho pensato tipo:  ‘Wow sono la numero 2 del mondo, ora gli altri mi guarderanno con un’altra faccia e vorranno battermi. E’ davvero un numero importante per me.'”

SAM SUMYK – Un grande ringraziamento va anche al suo coach, che l’ha aiutata nei momenti più difficili e delicati della stagione: ” Sam ed io siamo una grande coppia, abbiamo un buon feeling. Mi ha aiutato molto, sopratutto quando ho visto il Roland Garros, ha una grande pazienza e mi ha aiutato ad affrontare le cose in maniera positiva. Ci sono momenti difficili durante i match, poiché la tensione è molto alta ed è difficile controllare il tuo giocatore, ma il tuo coach sa come prendere in mano la situazione.”

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