La vita di una vincitrice non si può considerare senza titoli. Garbine Muguruza è una delle competitrici più voraci del panorama tennistico mondiale e per lei conseguire un solo titolo l’anno non è qualcosa di cui accontentarsi. Da qualche parte bisogna cominciare, però. L’unica consolazione alla sua stagione per ora deludente è arrivata questa settimana a Monterrey; non bisogna certamente adagiarsi sugli allori ma, allo stesso tempo, sarebbe sbagliato minimizzare tale successo: in circuito femminile tremendamente competitivo, qualsiasi trionfo presuppone un’alta nota merito, soprattutto se si hanno le stesse sensazioni provate da Muguruza a Monterrey.
“Sono molto felice in questo momento. E’ stato speciale tornare a Monterrey e riuscire a sollevare di nuovo il titolo. Mi sento molto bene quando gioco qua, l’ambiente è fantastico e sento molto appoggio dai fan. Non è mai facile difendere una vittoria, quindi sono soddisfatta del mio rendimento”, dice la spagnola, dopo aver superato Gasparyan, Mladenovic, Rybarikova e Azarenka, anche se quest’ultima si è dovuta ritirare per infortunio.
“Tutti i titoli sono importanti. Ovviamente non mi piace vincere perché l’avversaria si ritira, ma per me è stato molto importante vincere anche quest’anno data tutta la pressione che mi sentivo addosso. Ho giocato con avversarie ostiche e sono riuscita a mostrare il mio miglior tennis.
Garbine ha poi riportato alla memoria alcuni ricordi in questa settimana così prolifica: il prossimo obiettivo è difendere le semifinali raggiunte lo scorso anno al Roland Garros, il suo miglior risultato slam nella stagione scorsa. Riuscire a superare le avversità per vincere di nuovo un titolo di sicuro è un buon segnale in previsioni di eventi come il Mutua Madrid Open, dove sentirà molta pressione dai suoi connazionali.
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