Sfatiamo il romantico mito delle giovani promesse che giocano per il piacere di farlo, o per vincere un giorno uno Slam, o diventare n. 1 del mondo. Destanee Aiava è una delle giocatrici più promettenti del circuito femminile. Australiana nata a Melbourne, 17 anni, lo scorso gennaio è passata alla storia per essere la prima tennista nata nel nuovo Millennio a vincere un match Wta nel main draw principale di un torneo, a Brisbane, quando aveva vinto al primo turno in tre set la statunitense Bethanie Mattek-Sands mentre era n. 387 del mondo.
Per Destanee, ora n. 164, il tennis non è tanto un sogno, ma un modo per far soldi e togliersi dalla condizione di povertà nella quale si è trovata fin da bambina. E non ha alcun problema a dirlo, come testimoniano queste dichiarazioni riportate da Livetennis.it: “Fin da piccola ero abituata a vivere in una casa simile a una cabina, quindi ho sempre avuto una qualità di vita molto modesta. La motivazione che mi spinge a giocare sono i soldi, perché tutti vogliamo vivere meglio in futuro e il denaro può aiutare senza dubbio moltissimo. Non posso più mentire, sono stanca di farlo. L’onestà è la cosa migliore. Sto vedendo la luce fuori dal tunnel: non appena avrò abbastanza soldi smetterò di giocare. Il prossimo anno compirò 18 anni e voglio un appartamento tutto mio, e anche uno per i miei genitori perché siamo lontani. Mi hanno aiutato molto nella mia carriera e non sarei qui senza di loro, quindi voglio ringraziarli tantissimo. Sono l’unica a guadagnare in questi periodo quindi ci sono delle aspettative, ecco perché gioco”. Parole che esprimono una concretezza e una maturità eccezionali per una teenager. E ci ricordano che per i giocatori, soprattutto i più giovani, il tennis è un lavoro, instabile e soggetto a imprevisti di ogni tipo. Ci auguriamo che la giovane Destanee riesca a raggiungere i suoi obiettivi.