I casi più eclatanti di doping nel tennis

[tps_title]10) Sesil Karatancheva[/tps_title]

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Uno dei casi più precoci di doping nello sport è quello di Sesil Karatancheva. La bulgara, a soli 16 anni, era una delle promesse del tennis mondiale. Numero 40 del mondo, quarti di finale al Roland Garros con una clamorosa vittoria su Venus Williams, ma poi arriva la squalifica di due anni per doping. Karatancheva è stata trovata positiva al nandrolone, e nonostante abbia tentato di giustificarsi con una presunta gravidanza terminata con un aborto spontaneo, la pena non è stata ridotta. Da quel momento la bulgara non è mai più tornata a quei livelli.

[tps_title]9) Andre Agassi[/tps_title]

Nessuna squalifica è mai arrivata per Andre Agassi, ma nella sua autobiografia ha ammesso di aver fatto uso di metanfetamine nel 1997, quando era sceso in classifica oltre la 140esima posizione. Il kid di Las Vegas è risultato positivo ad alcuni controlli antidoping, ma non è mai stato condannato. L’ATP ha creduto alla versione di Agassi, che avrebbe ingerito per errore una vodka con quella sostanza.

[tps_title]8) Richard Gasquet[/tps_title]

Uno dei casi più noti degli ultimi anni è quello di Richard Gasquet, trovato positivo alla cocaina nel 2009. Inizialmente il francese era stato condannato a due anni di squalifica, ma la pena gli è stata ridotta a due mesi dal TAS di Losanna. Gasquet, in sua difesa, ha dichiarato di aver baciato una ragazza in un pub che aveva assunto della cocaina, e in questo modo sarebbe risultato positivo. Una versione piuttosto bizzarra, ma che è stata utile per evitare di fatto la squalifica.

[tps_title]7) Martina Hingis[/tps_title]

Martina Hingis

Così come Richard Gasquet, anche Martina Hingis è risultata positiva alla cocaina nel 2007. In un test antidoping effettuato durante il torneo di Wimbledon, la svizzera è stata trovata positiva sia alle prime analisi che alle controanalisi. La Hingis, dichiaratasi innocente sin dall’inizio, ha deciso di non fare ricorso ma di ritirarsi dal tennis. I problemi fisici la disturbavano già da tempo, e la squalifica è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Come ben sappiamo, però, Martina è tornata a giocare nel 2013 e si è ritirata definitivamente a fine 2017.

[tps_title]6) Mats Wilander[/tps_title]

Ancora un caso di cocaina nel mondo del tennis. questa volta per mano di Mats Wilander. Il sette volte campione slam, in quello che è stato il suo ultimo anno di tennis, ha fallito un test antidoping al Roland Garros nel 1995. Ormai in declino totale, la squalifica di tre mesi ha segnato la fine della sua carriera.

[tps_title]5) Maria Sharapova[/tps_title]

Maria Sharapova

Impossibile non citare il caso di Maria Sharapova. Trovata positiva agli Australian Open 2016 al meldonium, la russa ha tenuto una conferenza stampa nel mese di marzo dello stesso anno per dichiararsi innocente. Dopo aver ricevuto una squalifica iniziale di 2 anni, il TAS di Losanna ha ridotto la squalifica a 14 mesi. Maria Sharapova è rientrata il 26 aprile 2017 nel torneo di Stoccarda, e dopo più di un anno sta finalmente scaldando i motori.

[tps_title]4) Viktor Troicki[/tps_title]

Squalifica iniziale di 18 mesi per Viktor Troicki nel 2013, che è stato squalificato per non aver fornito un esame del sangue. Il serbo, spiegando di non sentirsi bene, ha preferito non sottoporsi al prelievo di sangue ma solamente a quello dell’urine. Secondo il rappresentante ITF, l’esame delle urine era sufficiente, ma in realtà così non è stato. Il TAS ha poi ridotto la squalifica di Troicki da 18 a 12 mesi.

[tps_title]3) Barbora Strycova [/tps_title]

Barbora Strycova, nel 2013, è stata sospesa per 6 mesi per essere risultata positiva alla sibutramina. La sibutramina è una sostanza che regola l’appetito e la perdita di peso. La ceca si è giustificata dicendo che essa era presente in un integratore che utilizzava per accelerare il metabolismo. La sua squalifica è stata retrodatata dal giorno del test (13 ottobre 2012) ed è tornata in campo nell’aprile 2013.

[tps_title]2) Petr Korda[/tps_title]

Altro episodio di doping in Repubblica Ceca è quello che vede protagonista Petr Korda. L’ex numero 2 del mondo venne trovato positivo in un controllo antidoping eseguito durante Wimbledon nel 1998. Come Sesil Karatancheva, Korda è risultato positivo al nandrolone, giustificandosi con l’assunzione di carne contaminata da tale sostanza. La squalifica che gli fu imposta fu di 12 mesi, e nonostante abbia tentato un ritorno, si ritirò poco dopo a 32 anni.

[tps_title]1) Mariano Puerta[/tps_title]

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Con questa semplice frase potrebbe essere riassunta la carriera tennistica di Mariano Puerta, squalificato non una ma ben due volte. Lo spagnolo fu trovato positivo al clembuterolo per la prima volta nel 2004 e fu squalificato per 9 mesi. Poco dopo il rientro, raggiunse il risultato più importante della sua carriera: la finale al Roland Garros persa contro Rafael Nadal. La squalifica precedente, però, non gli è stata da lezione. Dopo la finale slam Puerta fu trovato nuovamente positivo, questa volta all’etilefrina, e venne squalificato a vita, per poi ricevere uno sconto della pena. Nonostante abbia tentato il suo rientro nel circuito minore, la sua carriera è di fatto finita con la seconda squalifica.

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