Iga, signora della terra romana

Al termine di una finale mai in discussione Iga Swiatek si aggiudica il secondo grande titolo su terra della sua carriera, lasciando le briciole ad una demoralizzata Karolina Pliskova

Iga Swiatek si è presentata al grande pubblico del tennis nello scorso autunno, quando a sorpresa ha vinto il Roland Garros senza cedere neanche un set. Non è stato un cammino altrettanto facile quello vissuto a Roma, ma la polacca ha messo in chiaro come al momento sia una delle migliori tenniste al mondo su terra rossa, se non la migliore. Iga è dotata di un tennis completo e potente, supportato da un’atleticità fenomenale e da una lucidità da veterana, nonostante il suo passaporto riporti appena 19 anni, che diventeranno 20 a fine maggio, poco prima di iniziare la difesa del titolo Slam parigino. Si è presentata a Roma in buona forma e ha migliorato le sue prestazioni partita dopo partita, fino all’atto conclusivo. Di fronte a lei, la campionessa del 2019 Karolina Pliskova, capace di giungere in finale per il terzo anno conclusivo agli Internazionali BNL d’Italia. Un primo incontro tra le due che sembrava promettere una battaglia che invece non c’è mai stata.

 

Primo set di qualità straordinaria da parte di Iga Swiatek. La giovanissima polacca ha messo in scena uno spettacolo sensazionale, dando sfoggio del suo incredibile talento. Dall’altra parte della rete, Pliskova non è riuscita ad aggrapparsi ad alcun colpo del suo gioco, nemmeno al servizio, il suo più grande alleato. Anzi, sono arrivati 4 doppi falli a peggiorare una situazione già ampiamente compromessa. Sono 9 i vincenti di Swiatek, a fronte di un solo errore, mentre il bilancio della ceca è quasi opposto, con 1 solo vincente e 10 errori. Potente e completa, la campionessa dell’ultimo RG disputato appare come una macchina infallibile e in circa 20 minuti si aggiudica il primo parziale con un perentorio e mai in discussione 6-0.

La sete di vittoria di Swiatek si fa ancor più forte all’inizio del secondo set, con due game devastanti arrivati in fretta in suo favore. Tra un gesto di stizza e l’altro, Karolina tenta di scuotersi e incitarsi, e arrivano inaspettatamente le prime palle break in questo match a senso unico. Ma è la lucidità della sua avversaria a far da padrona, ancora una volta, che conquista il nono game consecutivo e vola verso il suo secondo grande titolo ad una velocità impressionante. Sembrava poter almeno salvare l’onore Pliskova, che sotto 5-0 ha avuto qualche chance di sbloccarsi nel punteggio, prima di commettere l’ennesimo, e ultimo, errore gratuito. Un errore che ha consegnato il titolo alla testa di serie numero 15, con il punteggio finale di 6-0 6-0.

La finale più catastrofica in carriera per l’allieva di Sascha Bajin, la prima di tante invece per Swiatek, che porta a 3 il numero di titoli. Rimane positiva la settimana per Karolina Pliskova, che da ormai diversi mesi annaspava e sembrava immune anche al cambio di coach,

arrivato a fine 2020. Potrà arrivare al Roland Garros con qualche sensazione più positiva, e magari con il dente avvelenato necessario per cercare il riscatto. Dal canto suo, Iga da lunedì sarà alla posizione numero 10 del mondo, riportando così la Polonia ai vertici mondiali anni dopo i tempi d’oro di Aga Radwanska. Per lei ora l’obiettivo non può essere che provare a difendere nel miglior modo possibile il titolo Slam, ma a prescindere il tennis femminile ha sicuramente trovato una regina, con un tennis devastante e con una mentalità da vera campionessa.

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