Il cielo sopra Parigi è sempre più azzurro! Jasmine Paolini e Bolelli-Vavassori vincono e volano in finale

L’Italia del tennis continua a sognare e il cielo sopra Parigi è sempre più azzurro. Jasmine Paolini elimina in semifinale 6-3 6-1 Andreeva e dodici anni dopo Sara Errani, un’azzurra disputerà una finale al Roland Garros. Non sono stati da meno Simone Bolelli  e Andrea Vavassori: gli azzurri hanno sconfitto 7-5 2-6 6-2 Bopanna-Ebden conquistando la seconda finale slam dell’anno e diventando i primi italiani a raggiungere questo traguardo a Parigi dal 1959, quando Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola vinsero il titolo.

Si deve continuare a sognare, per quello che già è lo slam dei record per il tennis italiano, infatti domani scenderanno in campo per un posto in finale Jannik Sinner, contro Carlos Alcaraz, alle 14:30 e Sara Errani e Jasmine Paolini, contrapposte a Kostyuk e Ruse.

Tornando alle imprese odierne, ripercorriamo la cavalcata di Jasmine, 28enne toscana che sta vivendo il miglior momento della sua carriera. Dopo il titolo mille di Dubai conquistato a febbraio, la vittoria in doppio a Roma con Sarita e il successo di ieri contro Rybakina, la toscana entrerà nella top ten del ranking e potrà vantare di un palmares di tutto rispetto. Lo scoglio verso la finale del Roland Garros è rappresentato dalla 17enne russa Mirra Andreeva, ieri autrice di un’incredibile vittoria contro Sabalenka. L’azzurra parte favorita considerando il ranking, 15 contro 38, ma l’esplosività della russa potrebbe fare la differenza.

Paolini parte molto concentrata spingendo senza lasciare troppo campo all’avversaria e anche in fase difensiva non è mai eccessivamente passiva. Nel quarto gioco alla prima occasione utile Jasmine conquista il break e sale 3-1. Andreeva si procura 5 palle break nel corso del set ma non riesce a trasformarne nessuna, complice soprattutto i 17 errori non forzati del parziale. L’azzurra rimane propositiva e chiude il parziale 6-3. Nel secondo la russa cerca di prendere maggiormente in mano il gioco, mettendo i piedi dentro la riga di fondo ma gli errori continuano ad essere troppi; dal canto suo Paolini gioca perfettamente, non rspinge mai più del necessario e con il 67% di punti vinti con la prima a fronte di un 75% di positività, lascia che sia l’avversaria a prendersi dei rischi. L’andamento è inesorabile per Andreeva con Jasmine che strappa il servizio nel terzo e quinto game, portandosi sul 5-1. Con la russa di nuovo in battuta Jasmine si porta sullo 0-40 e con un dritto vincente da metà campo può lasciarsi andare ai festeggiamenti, ha raggiunto una storica finale.

Sabato il compito sarà assai più ostico, dall’altra parte della rete ci sarà infatti Iga Swiatek, dominatrice del circuito che, se si esclude la vittoria sofferta contro Osaka, ha concesso solo 17 game in cinque partite, battendo la numero cinque del mondo Vondrousova 6-0 6-2 e la numero 3  Gauff 6-2 6-4.

Sembra banale affermare che Jasmine potrà giocare la finale libera da ogni pensiero, visto il traguardo già raggiunto e una rivale che partirà nettamente favorita, ma la chiave sarà proprio quella, riuscire ad esprimere il miglior tennis senza timori, per provare a mettere in difficoltà la tre volte campionessa di questo torneo.

Qualche ora prima di Jasmine, Bolelli e Vavassori hanno vendicato la sconfitta subita nella finale degli Australian Open contro Bopanna-Ebden, eliminando la coppia indiano-australiana in tre set. Gli azzurri erano partiti male nel primo set, sotto 4-1, ma con un break ai danni di Ebden si sono riportati in parità. Sul 5-5, di nuovo sul servizio dell’australiano, gli azzurri strappano il servizio e vincono il set 7-5. Il secondo parziale inizia come il primo, ma in questo caso gli italiani non riescono a recuperare: 6-2 Bopanna-Ebden. Nel terzo set Bolelli-Vavassori partono con il piede giusto, concretizzando una palla break nel terzo gioco. Un secondo break nel settimo gioco chiude definitivamente la partita, regalando agli azzurri la finale, che disputeranno sabato contro i vincitori del match Zeballos-Granollers e Arevalo-Pavic.

 

 

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