Negli ultimi anni il circuito Wta sta vivendo un periodo di profonda trasformazione. Lo si ripete ogni volta: le sorelle Venus e Serena Williams non dureranno per sempre, anche se, vista l’ultima finale agli Australian Open, sembra facciano di tutto per mostrarci il contrario. Dall’altra parte, nessuna nuova vera campionessa sembra pronta a raccogliere l’eredità di Serena, Venus e le altre grandi atlete che affollavano il circuito femminile fino a dieci anni fa, rendendolo per certi versi più interessante di quello degli uomini: Kim Clijsters, Lindsay Davenport, Maria Sharapova, Amélie Mauresmo, Justine Henin, Elena Dementieva per citarne solo alcune.
Lo scorso anno Angelique Kerber si è presa meritatamente la prima posizione mondiale disputando un anno incredibile. Nel 2017 però non sembra riuscire a ripetersi, entrando in una crisi di risultati ormai preoccupante. Serena Williams, tornata n. 1 del mondo, sembra ancora la campionessa da battere, troppo superiore rispetto a tutte le altre. Un fatto preoccupante, se si considera che ha quasi 36 anni.
Nonostante tutti gli indizi Steve Simon, a capo della Wta dal 2015, sembra di tutt’altro avviso sulla situazione del circuito. «Stiamo vivendo un buon periodo – ha detto a Gulf News – La presenza nel circuito di due campionesse come Venus e Serena Wiliams è stata fondamentale: sono due grandissime atlete e hanno raggiunto risultati eccezionali». Simon pare tutt’altro che preoccupato per il futuro del tennis femminile: «Abbiamo davvero molta abbondanza di ottime giocatrici: Angelique Kerber, Karolina Pliskova, senza dimenticare Simona Halep, che in passato ha fatto bene e certamente vincerà ancora».
Le parole di Simon lasciano certo qualche dubbio, anche se è un fatto che dopo il ritiro di Serena Williams il dominio sarà molto meno scontato. In attesa della prossima grande campionessa che tutti stiamo aspettando.