Carla Suarez Navarro, attuale numero 12 del mondo, confessa, alla radio spagnola, tutta la sua amarezza per un finale di stagione molto al di sotto delle sue aspettative. Sicura di giocare il Master Wta di fine anno, stabile top-ten da gennaio a settembre, poi non è riuscita a staccare il biglietto per Singapore a causa di un infortunio al polso, finendo al dodicesimo posto nel ranking WTA.
SFORTUNATA – “I miei obiettivi di inizio anno erano: rimanere nella top ten e qualificarmi per il master di Singapore”, ha detto Carla. “Effettivamente li avevo quasi centrati, non fosse stato per l’infortunio subito a fine anno. Sono cose che succedono, c’è chi si è infortunata all’inizio della stagione ed altri alla fine, come me. Spero di migliorarmi l’anno prossimo.” La Navarro, praticamente qualificata per il Master fino a settembre ha prima dovuto giocare (e perdere) un match-spareggio con la Cibulkova a metà di ottobre. Poi, qualche giorno dopo. ha dovuto dare il definitivo addio a Singapore, ritirandosi per infortunio dalla Kremlin Cup.
Nonostante la battuta d’arresto, Carla, cerca di vedere il lato buono della sua stagione. “E’ stato un anno positivo. Anche se non ho potuto realizzare i due obiettivi che mi ero prefissata ad inizio stagione”. La Navarro ha, poi, dato forfait al Masterino riservato alle “seconde della classe” di Zhuhai. “Quando si torna a giocare dopo uno stop per un infortunio, si apprezza tutto molto di più”. La spagnola inizierà la stagione 2017 a Brisbane, il 2 gennaio, per poi continuare a Sydney ed a Melbourne con l’Open Australia. “Fa stare male vedere i tuoi colleghi che continuano a competere mentre tu devi stare ferma”, dice la tennista nativa di Las Palmas di Gran Canaria.
TROPPA PRESSIONE – “Quest’anno ho vinto il titolo a Doha e questo è molto importante”, ha continuato Suarez Navarro. “Essere entrata nell’elite del tennis ti sottopone ad una grande pressione da parte dei media, dell’ambiente, dei tifosi, che ti chiedono sempre maggiori risultati. Non è facile reggere a tutto questo. Credo che solo con il passare del tempo si imparare a gestire la pressione. Più tempo un giocatore gioca ad alti livelli più si abitua. Ci sono volte che in campo vorrei rompere la racchetta o urlare. Non è facile essere brave a mantenere l’autocontrollo. Ricordiamo che è presente un arbitro, un direttore di torneo e tutti vogliono dare una buona immagine del tennis. Ci sono giocatrici che hanno più carattere rispetto ad altre e questo è un bene anche per il tennis”.
POVERA MUGURUZA – Infortunio alla caviglia, invece, per la Muguruza. Contrariamente alla Suarez Navarro, la tennista iberica-venezuelana, nonostante l’infortunio, è riuscita a centrare il Master di Singapore. Ma qui la bellissima spagnola non ha potuta dare il meglio di sé. Qualche giorno fa Garbine si è sottoposta ad un intervento per risolvere il problema alla caviglia, fortunatamente riuscito. Proprio la Muguruza ha confermato che l’operazione è andato bene, postando una sua foto sui social. Dopo un periodo di riposo inizierà la preparazione fisica in vista del 2017. Prima lavorerà in palestra poi si recherà a Los Angeles per seguire la seconda parte della riabilitazione.
NON SOLO NADAL! – Le due tenniste iberiche, che in doppio hanno esordito nel 2014 contro le nostre Errani-Vinci, hanno avuto il merito, quest’anno, di riportare l’attenzione sul tennis femminile spagnolo. Lontano anni luce dai tempi di Aranxta Sanchez e oscurato dalla grande personalità di Rafa Nadal il quale, nonostante non sia quello dei tempi migliori, riesce ancora a polarizzare tutta su di lui, l’attenzione di stampa e appassionati. “La gente”, dice la Navarro, “sta imparando a conoscerci sempre più. Sempre più vediamo donne e bambine appassionarsi al tennis. Le nostre partite trasmesse in tv contribuiscono molto a questo”. Auguri di, pronta, guarigione, quindi, senoritas!