Facce della stessa medaglia, Francesca Schiavone e Marketa Vondrousova hanno animato la scorsa settimana del tennis femminile aggiudicandosi i due tornei in calendario. L’italiana ha trionfato a Bogotà, sulla terra rossa, cogliendo l’ottavo titolo in carriera senza perdere nemmeno un set e battendo quattro teste di serie; la ceca invece è partita dalle qualificazioni per mettere in bacheca la coppa del neonato appuntamento sul duro di Biel, Svizzera. Una destra, l’altra mancina. Una con l’obiettivo di fermare il tempo e inseguire, raggiungendolo, un obiettivo prestigioso quale il tabellone principale del Roland Garros, ovvero il torneo che l’ha resa immortale; l’altra ancora agli albori di una carriera che promette scintille nonostante l’esperienza insegni di quanti fuochi fatui sia piena la storia dello sport. Francesca Schiavone è classe 1980 e il 23 giugno prossimo spegnerà 37 candeline, più del doppio di Marketa Vondrousova che invece cinque giorni più tardi (il 28) diventerà maggiorenne, essendo del 1999.
Reso il giusto tributo alla tenacia e alla classe non solo sportiva di Francesca (a cui la FIT ha negato la wild-card per Roma), proviamo ora a gettare uno sguardo verso il futuro e delineiamo la situazione dell’ipotetica “NextGen” al femminile. Prendiamo cioè come esempio l’iniziativa messa in atto dall’ATP e vediamo quante e quali sono attualmente le Under 21 più rilevanti. In base all’ultimo ranking, sono 12 le tenniste nate dal 1996 in poi e classificate tra le prime 100 del mondo. Vediamole.
DARIA KASATKINA – Vincitrice di recente sulla terra verde di Charleston, la russa è n°29 del ranking ma già da un paio di stagioni non è più una sorpresa. Campionessa juniores al Roland Garros nel 2014, la 19enne di Togliatty (ne compirà 20 il prossimo 7 maggio) aveva fatto incetta di tornei ITF due stagioni fa (ne vinse ben cinque) ed è stata anche n°24 a ferragosto del 2016.
ANA KONJUH – Nata il 27/12/1997, la croata è assestata al n°34 del ranking WTA. Talento precocissimo, Ana ebbe la sua grande stagione da juniores nel 2013 quando, appena quindicenne, vinse i due major sul duro (Australian Open e Us Open) e fece semifinale sia a Parigi che a Wimbledon. In questo 2017 è stata molto altalenante conquistando la finale ad Auckland e i quarti a Dubai e al contempo perdendo al debutto sia a Indian Wells che a Miami. Nel 2015 ha vinto sull’erba di Nottingham il suo primo e unico titolo nel circuito maggiore anche se il risultato più prestigioso rimangono i quarti agli ultimi Us Open.
KATERINA SINIAKOVA – Numero 38 del ranking, la ceca classe 1996 ha fatto ¾ di grande slam in doppio nel 2013 (insieme alla connazionale Krejcikova) mentre nel circuito WTA ha conquistato proprio in questa stagione il suo primo titolo (Shenzhen). Dopo il successo in terra cinese però il rendimento della Siniakova ha subìto una flessione importante con un record di 4 vinte e 7 perse.
NAOMI OSAKA – Una delle quattro U21 non europee è la nipponica di padre haitiano nata a Osaka il 16/10/1997. Attualmente n°48 del mondo, Naomi non ha mai vinto alcun titolo nemmeno a livello ITF ma lo scorso settembre, sul suolo natio a Tokyo, ha sfiorato il colpo grosso arrendendosi solo alla Wozniacki in finale. Nella stagione in corso ha dimostrato grande regolarità superando sempre almeno un turno nei sei tornei disputati e centrando quattro vittorie su quattro in Fed Cup.
JELENA OSTAPENKO – Adesso è solo n°50 ma la lettone Ostapenko è stata ben 17 posizioni più in alto all’indomani degli Australian Open, torneo in cui è stata eliminata al terzo turno da Karolina Pliskova solo per 10-8 al terzo (e dopo essere stata avanti 5-1). Dopo i risultati non del tutto confortanti di Indian Wells e Miami, Jelena ha disputato un ottimo torneo a Charleston dove ha raggiunto la finale a spese, tra le altre, di Wozniacki e Lucic-Baroni.
CATHERINE “CICI” BELLIS – Eccola la più giovane del lotto. Nata l’8 aprile 1999, la statunitense ha dunque appena compiuto 18 anni. Esplosa agli Us Open del 2014 quando, poco più che quindicenne ed entrata nel main-draw grazie a una wild-card, sconfisse al primo turno Dominika Cibulkova. Da quel momento “Cici” ha fatto incetta di titoli ITF ma ha dimostrato di essere pronta per il tennis delle grandi già nel 2016 guadagnandosi di nuovo il main-draw a New York partendo dalle qualificazioni per poi superare due turni e fermarsi solo al cospetto della Kerber. Dopo aver chiuso la scorsa stagione con 14 vittorie consecutive e altri tre ITF in bacheca (tra cui il 125.000$ di Honolulu), in questo 2017 ha giocato solo quattro tornei conquistando i quarti a Dubai. Adesso è n°57.
OCEAN DODIN – Stagione fin qui in sordina per la francese di Lille, esplosa nella seconda metà del 2016 con il titolo conquistato a Quebec City, la qualificazione e i quarti raggiunti a Linz e infine il 100.000$ di Poitiers. Quest’anno la n°60 WTA ha vinto appena quattro incontri perdendo nelle qualificazioni a Brisbane, Sydney e Doha.
LOUISA CHIRICO – La seconda americana giovane tra le prime 100 ha vissuto la sua settimana di gloria circa un anno fa nel Premier Mandatory di Madrid in cui conquistò nientemeno che la semifinale. Da quel momento però non ha combinato granché e nella stagione in corso ha un record di 1 vittoria (contro Francesca Schiavone a Indian Wells) e 7 sconfitte, l’ultima delle quali contro Annika Beck a Charleston.
NATALIA VIKHLYANTSEVA – Ecco un’altra russa che, da settembre dello scorso anno, ha fatto registrare ottimi risultati che gli sono valsi l’attuale posizione n°78 nel ranking mondiale. Nata a Volgograd il 16/02/1997, Natalia ha iniziato vincendo l’ITF da 100.000$ di San Pietroburgo in settembre prima di raggiungere la semifinale a Limoges (battuta dalla garcia) e la finale a Dubai (battuta dalla Hsieh). Nel 2017 si è qualificata nel main-draw di Melbourne dove ha pure passato un turno e ha raggiunto le semifinali nel Premier 700 di San Pietroburgo battendo Shvedova e Kasatkina e cedendo solo alla Mladenovic in tre set.
SARA SORRIBES TORMO – La semifinale persa a Bogotà contro la connazionale Arruabarrena le ha dato il best-ranking (82) ma Sara sembra intenzionata a proseguire la sua scalata alla classifica mondiale, soprattutto adesso che la stagione sulla terra rossa entra nel vivo. La ventenne di Castellon ha già fatto registrare qualche vittoria importante in questo 2017 (Makarova a Indian Wells, Siniakova a Bogotà) tanto da scalare oltre venti posizioni in classifica.
DONNA VEKIC – Famosa più per essere diventata la fidanzata di Stan Wawrinka che per i suoi meriti sportivi, la croata classe ’96 è attualmente n°84 del mondo ma nel 2013 arrivò anche a posizionarsi al n°63. Finalista sull’erba di Birmingham nel 2013 (sconfitta da Daniela Hantuchova) e vincitrice a Kuala Lumpur nel 2014 (battendo in finale un’altra slovacca, Dominika Cibulkova), da un paio di stagioni i suoi risultati non sono più così brillanti e quest’anno non è mai andata oltre il secondo turno nei tornei a cui ha partecipato.
ASHLEIGH BARTY – Ecco l’ultima delle dodici U21 attualmente assestate tra le prime 100. Dopo aver brillato in doppio insieme alla connazionale Casey Dellacqua, Ashleigh ha deciso di dedicarsi con maggiore intensità al singolare e proprio in questa stagione è arrivato a sorpresa il titolo di Kuala Lumpur, torneo nel quale era partita dalle qualificazioni. In precedenza agli Australian Open aveva superato due turni a spese di Beck e Rogers prima di arrendersi in tre set alla Barthel.
Per finire, le uniche due classe 2000 dentro le prime 200 del mondo sono la canadese Bianca Andreescu, ancora impegnata nel circuito ITF in cui quest’anno ha già vinto due titoli, e l’australiana Destanee Aiava, divenuta famosa in quanto è stata la prima “millennial” a vincere un match nel circuito WTA; è successo in gennaio a Brisbane, dove Destanee ha superato tre turni di qualificazione (a spese di Crawford, Martinez Snahcez e Whittoeft) e battuto nel main-draw Bethanie Mattek-Sands. Poi ha perso con Sveta Kuznetsova ma intanto il suo nome ha fatto il giro del mondo (tennistico); dopo l’exploit, a cui ha fatto seguito la wild-card per lo slam di casa, Destanee ha continuato a frequentare il circuito ITF aggiudicandosi due titoli.