Il pagellone maschile di Madrid

[tps_title]6) Novak Djokovic[/tps_title]

Novak Djokovic durante il suo match di esordio a Montecarlo
Novak Djokovic durante il suo match di esordio a Montecarlo

Continuano le difficoltà per Novak Djokovic. Dopo la vittoria all’esordio contro Kei Nishikori, il serbo aveva dato ancora una volta l’impressione di essere tornato a buoni livelli. Nel match successivo, però, ha ceduto al terzo set contro Kyle Edmund.
L’inglese è sicuramente un osso duro, ma la verità è che il Djokovic di poche stagioni fa non gli avrebbe lasciato scampo. Siamo ancora lontani da quei livelli, e per adesso il voto non può che essere negativo.

VOTO: 4

[tps_title]5) Rafael Nadal[/tps_title]

Dopo 50 set vinti consecutivamente su terra, Rafael Nadal mostra di essere umano. Il suo torneo si è concluso ai quarti di finale per mano di Dominic Thiem, avversario sempre temibile soprattutto su questa superficie. Questa sconfitta, indubbiamente, influisce poco sulla questione Roland Garros; Nadal rimane inevitabilmente il favorito, nonostante abbia perso ai quarti.

VOTO: 6

[tps_title]4) Kevin Anderson[/tps_title]

Che Kevin Anderson fosse un giocatore insidioso si sapeva già, ma che potesse ottenere buoni risultati anche su terra battuta era meno scontato. Eppure, il sudafricano ha dato prova di ottima adattabilità anche su questa superficie grazie alla semifinale raggiunta a Madrid, persa poi con Dominic Thiem. Nel corso del torneo ha battuto giocatori come Kukushkin, Kohlschreiber e Lajovic. Attenzione ad Anderson anche a Roma, che con il suo servizio devastante potrebbe dare filo da torcere a molti, anche grazie ad un ottimo tabellone.

VOTO: 8

[tps_title]3) Denis Shapovalov[/tps_title]

Denis Shapovalov durante la Coppa Davis

Soli 19 anni e un repertorio tecnico da far paura, non solo sul veloce ma anche sulla terra rossa. Per un giocatore come Shapovalov che non aveva mai vinto un match sul rosso a livello ATP, arriva una semifinale a livello Masters 1000 quasi inaspettata. Il suo percorso non è stato per niente facile, avendo battuto giocatori del calibro di Sandgren, Paire, Raonic ed Edmund. La battuta d’arresto è arrivata solo per mano di Alexander Zverev, ma rimane comunque un torneo da incorniciare per il giovane canadese.

VOTO: 8.5

[tps_title]2) Dominic Thiem[/tps_title]

Ancora una volta, Dominic Thiem si conferma uno dei pochissimi a riuscire a battere Rafa Nadal sulla terra battuta. Dopo la vittoria ai quarti di finale del 2017 a Roma, l’austriaco si ripete quest’anno a Madrid. Grazie anche a questa vittoria, Thiem ha raggiunto la sua prima finale in un Masters 1000, battendo tra gli altri Delbonis, Coric e Anderson.
In finale, Thiem si arreso ad Alexander Zverev, che nonostante la minore età è ben più esperto in queste circostanze.

VOTO: 9

[tps_title]1) Alexander Zverev[/tps_title]

Alexander Zverev

Solo 21 anni ma già tre Masters 1000 all’attivo, è questo il ritratto di un vero e proprio fenomeno. Alexander Zverev, dopo un inizio di stagione titubante, ha ingranato la marcia dalla finale di Miami e adesso sembra quasi inarrestabile. Da testa di serie numero 2, il tedesco non ha deluso le aspettative e ha già difeso i 1000 punti in uscita la prossima settimana. Esattamente 365 giorni fa, Zverev non aveva mai vinto un ATP Masters 1000, oggi invece vince il terzo (Roma, Montreal e Madrid).
Senza cedere nemmeno un set a Donskoy, Mayer, Isner, Shapovalov e Thiem, Sascha ottiene automaticamente il più alto dei voti.

VOTO: 10

 

 

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