Il mondo del tennis mondiale si avvicina al consueto appuntamento statunitense di Indian Wells, anche se l’edizione 2016 non sarà cerco come tutte le altre: tra l’annuncio shock di Maria Sharapova e le tante assenze pesanti come quelle di Roger Federer, David Ferrer, Kevin Anderson, oltre a Fabio Fognini e Ivo Karlovic per quanto riguarda le altre teste di serie del main draw. Alle tante defezioni, tuttavia, si contrappongono le interessanti partecipazioni delle stelline USA Frances Tiafoe e Taylor Fritz, che daranno vita ad un sentitissimo derby al primo turno, e del rientrante Juan Martin Del Potro, fuori per infortunio da più di un anno e protagonista attesissimo in quello che dovrebbe essere il suo rientro in pianta stabile nel circuito mondiale dopo i tanti travagli dati dal polso sinistro.
Il tabellone maschile vede come favorito assoluto il solito Novak Djokovic, con la maratona di quasi 5 ore in Davis contro Mikhail Kukushkin che non basta certamente a mettere in discussione il predominio di 2015 e inizio 2016, anche se tra gli “inseguitori” molti cercano di dare l’ennesima svolta alla propria carriera, con il recente successo di Stan Wawrinka al Roland Garros che permette a tutti di sognare un posto nell’Olimpo.
Da tenere d’occhio saranno senza dubbio Andy Murray e lo stesso Wawrinka se nella “settimana si”, mentre dovrebbero comunque occupare un gradino più in basso i vari Tomas Berdych, troppo altalenante e comunque raramente in grado di incidere contro i primissimi della classifica, Rafael Nadal, alla ricerca sia di se stesso che del suo miglior tennis, Milos Raonic, che ha molte carte da giocarsi, oltre alla scheggia impazzita Kei Nishikori.
Tra gli outsiders si potrebbe mettere una spunta d’interesse su Dominic Thiem, in grande crescita sia come risultati che come maturità in campo, l’enfant prodige Alexander Zverev ed il solito Nick Kyrgios, che nonostante l’atteggiamento e qualche ruggine emersa negli scorsi giorni in tema Australia può davvero far dannare l’anima a chiunque gli si pari davanti, senza scordarsi degli imprevedibili Bernard Tomic, Gael Monfils, Jo-Wilfried Tsonga, Marin Cilic, Richard Gasquet, John Isner, Grigor Dimitrov, capaci di arrivare molto in alto come di perdersi in un bicchier d’acqua.
Per le ladies tutto sembra molto più nebuloso, anche perché con una Serena Williams non imbattibile e Maria Sharapova fuori dai giochi potrebbe accadere di tutto.
Le solite note sono pronte a raccogliere il testimone, nonostante non tutte siano al 100%: Simona Halep cerca continuità, Petra Kvitova non è apparsa recentemente al top (con la scomoda Sabine Lisicki in rotta di collisione), la spumeggiante Elina Svitolina e la probabile “compagna” di terzo turno Roberta Vinci, l’affamatissima Victoria Azarenka che vede da vicino il percorso di Caroline Wozniacki, una Garbine Muguruza in cerca di conferme, la sempre presente Carla Suarez-Navarro e la campionessa a Melbourne Angelique Kerber pronta ad accantonare la questione “fuoco di paglia”.
Tanti altri i nomi di chi potrebbe giocarsela, come le latitanti Timea Baczsinsky, Ana Ivanovic, Sloane Stephens, Madison Keys e Jelena Jankovic, anche se qualche speranza in più potrebbe essere ben riposta in Belinda Bencic, grande talento in attesa della definitiva consacrazione tra le grandi, Agnieszka Radwanska, che dai WTA Championships si è ripresa un posto tra le primissime del mondo anche come livello di aspettative, e quella Karolina Pliskova che potrebbe avere nelle sue corde un risultato molto importante.
Tra le possibili sorprese i nomi sono sempre gli stessi, a partire da Eugenie Bouchard fino ad arrivare alla azzurra Camila Giorgi, passando per Dominika Cibulkova, Caroline Garcia e Barbora Strycova.
Restano invece da verificare le effettive condizioni di tenniste alle prese con qualche problemino durante l’inizio di stagione, come la lungodegente Lucie Safarova, Andrea Petkovic e Svetlana Kuznetsova, con il torneo statunitense che potrebbe comunque fungere da fondamentale banco di prova per il prosieguo di una stagione importante sotto molti punti di vista.
Le porte dei campi di Indian Wells stanno per aprirsi al grande pubblico, e nonostante le tante incognite ci sarà sicuramente da attendersi un torneo all’altezza delle aspettative, con match combattuti e la solita rincorsa al titolo che regalerà emozioni in gran quantità.
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In questa foto c’è il prossimo drogato scovato. E’ quello che bacia il bicchierone.
Per favore non scrivere cavolate finché non salta fuori nulla…..per favore. ….
Camera ipobarica uguale doping.
Se da qualche parte è permessa non è colpa sua 😉 poi è sempre meglio uno onesto che ammette cosa fa che gente come qualcuno oggi che sta crollando quando ai tempi dopo 5-6-7 ore di gioco non sudava nemmeno oppure certi che passa l’età e corrono come ventenni…..
Se alludi a Federer sei proprio fuori pista. In Italia invece, a proposito di djokovic” l’uovo ipobarico ” e’ doping. In teoria quando viene a giocare a Roma, la guardia di finanza dovrebbe portarlo in caserma per frode sportiva in quanto l’ipobarica altera i valori del sangue. Da ogni parte del mondo viene definita come pratica antisportiva. Certo, c’è chi tollera chi sgozza le galline, ma non per questo e’ cosa giusta. Poi, nello specifico: uno che definisce la tigre Arkan un eroe nazionale, quando questi e’ stato definito e riconosciuto come un massacratore responsabile di genocidio, dovrebbe essere radiato da tutti i campi di gioco. Fine questione.