Ha avuto termine anche la seconda giornata del WTA Tour Championships, presente al suo terzo anno consecutivo, e ultimo, visto che l’anno prossimo si trasferirà a Singapore, nella maestosa sede indoor del Sinan Erdem Spor Salonu, Istanbul. Gli esiti di due dei tre match hanno rispettato i pronostici: Na Li ha battuto Sara Errani in due set, mostrando una evidente superiorità che l’ha vista dominare anche nei cinque dei sei precedenti scontri diretti. L’italiana ha giocato una buona partita e ha poco da rimproverarsi: anzi, a fine match si è detta fortunata anche solo per essere scesa in campo dopo il brutto infortunio al polpaccio subito ieri contro l’Azarenka, che l’ha costretta a una estenuante seduta con il fisioterapista, prolungatasi fino a notte fonda. Li ha diretto gli scambi fin dal primo punto al secondo set, dove ha tremato non poco prima di aggiudicarsi il match al tie-break. Il match serale ha visto imporsi senza troppi problemi una pur nervosa Serena Williams contro la polacca Agnieszka Radwanska, che ha rilanciato una decisa ma inefficace rimonta all’inizio del secondo parziale.
La vera protagonista della giornata è però la serba Jelena Jankovic. L’ex n. 1 del mondo dopo tre anni ritorna a disputare il Masters (ultima partecipazione a Doha, nel 2010) e lo fa nel migliore dei modi. Autrice di una bellissima stagione – semi a Miami e Cincinnati, quarti al Roland Garros persi dalla Sharapova, ma non senza averle rifilato un bagel nel primo set – ha agguantato la qualificazione al Masters per il rotto della cuffia grazie a un’ottima prova nel Mandatory di Pechino. Qui aveva raggiunto la finale battendo Suarez Navarro e Kvitova ed era stata sconfitta solo da Serena Williams, anche a causa di dolori alla schiena. Alla vigilia c’erano molti dubbi su come si sarebbe comportata la penultima del Masters, da molti considerata l’anello debole del gruppo. Nessuno si poteva aspettare quell’incredibile doppio 6-4 impartito alla n. 2 Victoria Azarenka. La bielorussa sta giocando effettivamente male, sbaglia tanto (oggi saldo negativo di 40 unforced contro 30 vincenti) ed è tutt’altro che imbattibile. La Jankovic però ha approfittato appieno dell’appannamento dell’avversaria, sfruttando i momenti decisivi con un’autorità e una brillantezza che ricordano il 2008, quando appena ventitreenne aveva raggiunto la vetta mondiale.
Ecco dunque i risultati di oggi:
Istanbul. WTA Tour Championships. Gruppo Bianco:
Na Li (Chn) <4> b. Sara Errani (Ita) <5> 6-3 7-6
Jelena Jankovic (Srb) <7> b. Victoria Azarenka (Blr) <2> 6-4 6-3
Istanbul. WTA Tour Championships. Gruppo Rosso:
Serena Williams (Usa) <1> b. Agnieszka Radwanska (Pol) <3> 6-2 6-4
Classifica:
Gruppo Bianco: Na Li, Jelena Jankovic, Victoria Azarenka: 1 punto. Sara Errani: 0 punti.
Gruppo Rosso: Serena Williams: 2 punti. Petra Kvitova: 1 punto. Agnieszka Radwanska, Angelique Kerber: 0 punti.
Già da questa classifica parziale già ora si può intuire qualcosa. Due sono le quasi-certezze: Serena Williams, 2 punti e zero set persi in saccoccia, è praticamente già qualificata per la semifinale. Sara Errani, 0 punti e 0 set conquistati, è quasi certamente fuori. Non vi è la certezza matematica ma, nell’uno e nell’altro caso, ci vorrebbe un miracolo per sviarle dai loro rispettivi destini. Per il resto, molto aperto è il Gruppo Bianco: con la disfatta odierna di Vika, la candidata numero uno, ben tre giocatrici – la bielorussa, Li e Jankovic – hanno totalizzato un punto e hanno le stesse speranze di sognare la semifinale.
Nel Gruppo Rosso è Petra Kvitova, dopo l’inarrivabile Serena, ad essere la candidata n. 1 alla qualificazione. Sia per la forma espressa ieri che per il fatto di essere avanti di un punto rispetto a Kerber e Radwanska, tutto fa pensare che sarà lei a vincere.
Gli esiti delle partite di domani chiariranno ovviamente le cose. Ecco lo schedule of play di domani:
A partire dalle 16:00 ore italiane:
Na Li vs Jelena Jankovic
Agnieszka Radwanska vs Angelique Kerber
Serena Williams vs Petra Kvitova
Tutti e tre sono match molto significativi, per ragioni diverse. Nel White Group Li e Jankovic, un punto per ciascuno totalizzato proprio oggi, sono in lotta aperta per salire entro i due primi posti delle classifiche. La forma di entrambe ha reso evidente la loro seria minaccia nei confronti dell’Azarenka, la quale avrà ventiquattro ore per riflettere e leccarsi le ferite.
Il secondo e il terzo match sono fondamentali per le dinamiche del Gruppo Rosso. Da un lato incroceranno la racchetta le due ‘perdenti’ Agnieszka Radwanska e Angelique Kerber, entrambe a 0 punti. L’eventuale successo della polacca sarebbe una vittoria di Pirro poiché, avendo già disputato e perso i due match precedenti, ha terminato qui la sua corsa verso l’ultimo titolo dell’anno. Diverso è se vincesse la tedesca, che poi potrebbe giocarsi tutto dopodomani nel suo terzo e ultimo match contro Petra Kvitova. Dall’altra parte, la ceca domani affronterà una Serena che ai superficiali potrebbe sembrare già appagata ma che in realtà sarà più che mai motivata ad annientare la giocatrice secondo tutti più candidata a mettere i bastoni fra le ruote all’americana. Una vittoria di Petra lancerebbe automaticamente lei e la n. 1 del mondo in semifinale; la sconfitta invece lascerebbe qualche speranza in più ad Angelique.
In caso di parità di più contendenti candidate alla qualificazione entrerebbero atroci regole statistiche in cui vale il rapporto tra set fatti/subiti e, se non basta, quello dei games. Un sistema abbastanza contorto che ha deciso spesso gli scorsi anni le trionfatrici del Round Robin. L’ultima clamorosa occasione è capitata nel 2011 quando Wozniacki, Zvonareva e Radwanska si trovavano entrambe a 1 punto. Passò la Zvonareva, che aveva vinto contro Caroline ma aveva perso – nevroticamente – contro la Radwanska, a causa di questi calcoli matematici che spesso non rendono giustizia alle giocatrici.