Jelena Jankovic in forse per gli US Open, con lo spettro del ritiro

Cinque stagioni condizionate da problemi fisici abbatterebbero qualunque atleta e la ex numero 1 al mondo Jelena Jankovic non fa eccezione. “Non ho ancora preso la mia decisione. Forse dovrei giocare all’Open negli Stati Uniti. Mi darò un’altra possibilità per recuperare, ma vedremo. Ancora non lo so“, ha dichiarato nei giorni scorsi.

Un infortunio alla schiena ormai cronicizzato che puntualmente si ripresenta e non dà tregua a Jelena Jankovic. Così è stato anche al Citi Open di Washington, il Wta International che per la giocatrice serba si è chiuso con un amaro ritiro. Opposta a Oceane Dodin, la Jankovic era avanti di un set, e aveva mostrato tenacia e giocate che lasciavano presagire a un proseguo del match in discesa e a un passo per il progressivo ritorno di quelle motivazioni e fiducia che per la serba latitano da tempo. Ma l’appuntamento con i dolori, che a detta della stessa giocatrice, rischiano di diventare paralizzanti si è materializzato con il medical time out chiamato a fine parziale. Il resto è noto: un 6-3 per la francese e sul 2-0 al terzo per la transalpina, la Jankovic ha ammainato bandiera bianca. L’ultima possibilità che probabilmente l’atleta trentaduenne serba si concederà, sono gli Us Open. Dalle laconiche e sibilline dichiarazioni, sembra che in ballo non ci sia semplicemente il proseguo della stagione, ma della carriera. E nulla sarebbe più amaro di un ritiro causato dagli infortuni.

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