Daria Kasatkina centra a San Pietroburgo il quarto titolo Wta in carriera, grazie al ritiro della connazionale Gasparyan sul punteggio di 6-3 2-1 in favore della 23enne di Togliatti. Al termine del match, la tennista russa si presenta raggiante in conferenza stampa, analizzando l’andamento dell’incontro e l’ottimo stato di forma che sta attraversando in questa prima fase della stagione.
L’attuale n. 42 del mondo, con un recente passato da top 10, rincuora l’avversaria, costretta ad abbandonare anzitempo la contesa, ed esprime soddisfazione per il livello di gioco espresso nel corso della settimana: “Non è bello quando una finale finisce così. L’unica cosa che mi sento di fare è augurarle di riprendersi il prima possibile, ma ho vinto il titolo, non importa più di tanto come, si ricorderà solo che ho vinto il trofeo e che ora ce l’ho con me. In questo momento è un po’ difficile organizzare i miei pensieri, soprattutto dopo aver attraversato momenti così difficili, ma si possono trarre alcune conclusioni. Sono molto contenta di come ho giocato qui, la finale è stata un po’ particolare, ma ormai è finita, quindi non parlerò troppo di quello che è successo oggi“.
La tennista russa, prima nel circuito ad aver già collezionato due titoli Wta in stagione, spende parole al miele per il nuovo tecnico Carlos Martinez, vero artefice della sua risalita dopo un periodo di appannamento: “Sono molto felice di aver vinto un altro torneo in questa stagione, è una sensazione meravigliosa. Ovviamente è una settimana che mi aiuta molto ad aumentare la mia fiducia. Come dice il mio allenatore, la migliore medicina per un giocatore di tennis è vincere le partite. Con lui lavoriamo su tutti gli aspetti del gioco: servizio, colpi con il diritto, con il rovescio, il gioco di gambe, ecc. Carlos mi dice molte volte che devo dare il meglio di me ogni giorno, fare il mio lavoro ogni giorno, indipendentemente dal fatto che vinca o perda le mie partite. L’importante è dare il massimo e non avere rimpianti“.